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Fabrizio Corona “non è socialmente pericoloso”, no alla sorveglianza speciale. Riavrà il passaporto

di F. Q.
Fabrizio Corona “non è socialmente pericoloso”, no alla sorveglianza speciale. Riavrà il passaporto

“Non è socialmente pericoloso” per questo non sarà applicata la sorveglianza speciale per Fabrizio Corona. La Sezione misure di prevenzione del Tribunale di Milano, dopo che per l’ex agente fotografico, difeso dal legale Ivano Chiesa, la Questura aveva proposto il rinnovo della misura di prevenzione, che gli era stata applicata nel 2012, per un anno e 6 mesi e l’aggravamento con l’obbligo di soggiorno e di firma due volte a settimana.

Già il pm Giovanna Cavalleri nell’udienza dei giorni scorsi aveva chiesto che per Corona non venisse applicata alcuna misura di sorveglianza. E così hanno deciso i giudici (collegio presieduto da Maria Gaetana Rispoli). Corona, che ha finito di scontare le condanne definitive lo scorso settembre, dopo circa 10 anni, potrà riavere il suo passaporto. “Se andrà bene – aveva già detto fuori dall’udienza otto giorni fa – potrò riavere il mio passaporto, andrò negli Usa e diventerò famoso, come non lo so, ma diventerò famoso”.

-Da maggio 2022, aveva spiegato in aula la pm, non ci sono “episodi di rilievo su una pericolosità sociale” dell’ex re dei paparazzi, anche se ha vari procedimenti ancora in corso. Tra questi un’udienza preliminare per bancarotta, un processo per tentata estorsione e altri per diffamazione, tra cui quelli legati a nomi tirati in ballo nel caso delle scommesse nel calcio e uno scaturito dalle denunce presentate dalla premier Giorgia Meloni e dall’esponente di FdI Manlio Messina.

Quei procedimenti, però, aveva chiarito la pm, non dimostrano che sia un pericolo per la collettività e le varie “violazioni”, quando era in affidamento in prova nell’ultimo periodo, sono state “intemperanze“. L’intervento del pm si era incentrato sui giudizi positivi espressi dalla Sorveglianza (giudici La Rocca-Anedda e due esperti) nella dichiarazione di estinzione della pena. I giudici nel provvedimento parlavano di “apprezzamento globale” del suo percorso e di una “adesione non meramente formale alle regole di buona condotta”. Sempre la Sorveglianza scriveva che l’ex re dei paparazzi è migliorato “significativamente” sia come “processo introspettivo” che come “cambiamento psicologico, nonostante la complessità del funzionamento della sua personalità”.
“Non parliamo di un pericoloso criminale che va in giro a sparare – aveva fatto notare l’avvocato Chiesa – lui è fatto così e con le cure negli anni è migliorato, tutte le sue disavventure, poi, sono legate solo agli anni 2007-2008“.

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