Dal 29 giugno dello scorso anno Harry d’Inghilterra è ufficialmente cittadino americano. Il principe ha, infatti, formalizzato la sua rinuncia alla residenza britannica, o meglio, lo ha dovuto fare proprio nel giorno in cui lui e sua moglie sono stati ufficialmente “sfrattati” da Frogmore Cottage, la tenuta reale di Windsor dove soggiornavano quando ancora vivevano nel Regno Unito (prima che lo strappo con la famiglia reale fosse definitivo). Il tabloid The Sun ha pubblicato nelle scorse ore un documento dove compare per la prima volta la data del trasferimento che, di fatto, segna la fine definitiva di ogni possibilità che i Sussex tornino in pianta stabile a Londra.
HARRY HA RINUNCIATO ALLA RESIDENZA BRITANNICA – Chi sognava un riavvicinamento di Harry alla famiglia, rimarrà deluso. La malattia di Re Carlo III e quella della principessa Kate non sembrano poter cambiare le carte in tavola. Il dado è tratto, la vita a Montecito pure. Il cambio di residenza, da qualunque punto di vista lo si guardi, segna il distacco definitivo dal legame con la famiglia proprio mentre si parla con insistenza di tentativi di pacificazione e riavvicinamento. Il The Sun cita lo scrittore ed esperto di reali Phil Dampier, secondo cui essere estromesso da Frogmore Cottage avrebbe “ferito profondamente” il duca di Sussex. La nuova residenza in America è dunque un avviso forte al padre ma anche al fratello William, con cui i rapporti sono gelidi, mandando al contempo un segnale all’opinione pubblica inglese: come a dire, mi hanno costretto loro, vado in America perché qui non ho più nemmeno un punto d’appoggio dove ritirare la posta o farmi mandare i documenti ufficiali.
L’INGRESSO NEGLI USA DI HARRY ERA ILLEGALE? – Insomma, il futuro di Harry è tutto americano. Salvo colpi di scena, del tutto possibili quando ci sono di mezzo lui e la moglie Meghan. Tutti felici e contenti? Ovviamente no, perché nel frattempo gli ultraconservatori della Heritage Foundation continuano a sostenere che Harry sia entrato illegalmente negli States. Il motivo? Nella sua biografia, Spare, il principe aveva ammesso di aver fatto uso di sostanze stupefacenti quando era e, per questo motivo, non avrebbe potuto ottenere il visto. Per questo la fondazione ultraconservatrice ha dato il via a una causa contro il governo americano per mostrare i documenti del visto di Harry. E Trump – che non ama Harry e Meghan – potrebbe cavalcare questa polemica per strappare altro consenso in vista delle presidenziali di novembre.