Televisione

Striscia la Notizia su Francesca Fagnani: “110 mila euro di gioielli sfoggiati a Belve”. Lei replica: “Nessun vantaggio nell’indossarli, rappresentazione che mi offende”

"Sarà deontologicamente corretta questa esibizione di ornamenti griffati? Cosa ne penserà il compagno di Fagnani, Enrico Mentana?", si chiede il tg satirico di Antonio Ricci. La replica della giornalista è arrivata puntuale

Striscia La Notizia ha esaminato il look sfoggiato da Francesca Fagnani a Belve. La domanda che si è fatto il tg satirico nella puntata in onda ieri 18 aprile su Canale5 è se sia “deontologicamente corretta questa esibizione di ornamenti griffati”. Quale esibizione? Nell’ultima puntata del programma di RaiDue, la giornalista ha indossato due gioielli della collezione Heart to Earth di Pasquale Bruni: un collier e un choker, valore 27.380 e 67.600 euro. “Complice la scollatura generosa del top, nelle inquadrature in primo piano sono sempre apparsi in evidenza”, si legge in un articolo pubblicato su Fanpage e dedicato appunto al look di Fagnani. E il tg diretto da Antonio Ricci aggiunge che “non passano inosservati due vistosi anelli con lo stesso motivo floreale. Gioielli per un valore complessivo di circa 110mila euro“. Striscia ha poi fatto notare che lo stesso brand è stato indossato dalla giornalista nella sua co-conduzione al Festival di Sanremo, “come risultava orgogliosamente segnalato in un apposito comunicato stampa”, e in due servizi su due importanti settimanali. Da qui, la domanda: “Sarà deontologicamente corretta questa esibizione di ornamenti griffati? Cosa ne penserà il compagno di Fagnani, Enrico Mentana, di questa commistione tra giornalismo e pubblicità?”. La giornalista non “brilla” solo per i goielli indossati ma anche con i grandi ascolti di Belve. E la sua replica è arrivata puntuale attraverso Dagospia: “Caro Antonio e cari amici di Striscia la notizia. Le immagini che avete trasmesso nel vostro programma nella puntata di ieri, che mi riguardano, inducono il pubblico a ritenere che possa avere ricevuto un qualche vantaggio dall’indossare determinati articoli nel corso del mio programma televisivo. Varrebbe a dire che avrei violato sistematicamente la legge professionale, le norme che regolano il mio rapporto con la Rai e soprattutto tradito quello con il pubblico. Questa è una rappresentazione che mi offende profondamente perché falsa e quindi dannosa. Vero piuttosto è che questi, senza che venga data in alcun modo riconoscibilità ai produttori che li forniscono, vengono resi disponibili gratuitamente di volta in volta in prestito per la sola intervista. Nessun vantaggio ne beneficio ne deriva, né per me né per altri, se non esclusivamente quello di non dover acquistare accessori a completamento del mio abito di scena. Quello che è andato in onda mi espone evidentemente a un giudizio negativo da parte del pubblico, fuorviato dalla vostra ricostruzione nel giudicare negativamente me e la mia condotta. La mia esperienza lavorativa e la correttezza del mio operato sono beni preziosi che ho sempre protetto e difeso da qualsiasi aggressione. Confido davvero che questa mia possa bastare nel chiarire la vicenda”.