Proprio in questi giorni si celebra una data importante: il 17 aprile 1964 vide la luce, nel Regno Unito, “The Rolling Stones”, album di debutto di Mick Jagger e soci. Un compleanno che ci offre l’occasione per rievocare alcune curiosità della band nella Londra, non solo di quegli anni. Il tutto nei consueti 9 punti di questo blog, nato proprio sulle pagine de ilfattoquotidiano.it nel 2011.
1. Da dove cominciamo?
Non da ciò che vi aspettate. L’incipit sul disco d’esordio era solo un pretesto per parlare di molto altro. Che cosa credevate? Tanto è già stato scritto tutto, che cos’altro si potrebbe aggiungere se non ripetere i soliti concetti? Compratevi il disco, la musica va ascoltata, mica letta! Se proprio volete leggere di musica… l’unico tema sul quale è consigliabile spendere il proprio tempo è… il pettegolezzo! Ovvero il sale gettato sulle ferite del rock; ancora oggi, queste, continuano a sanguinare – e ancor di più, a gridare vendetta! Che cosa ridete? Il pettegolezzo è una cosa seria! Scoprire come proprio su di esso si possano basare le sorti intere del carrozzone musicale è di vitale importanza. Apriamo, dunque, “la criticheria” e cominciamo a sparlare.
2. La Fuga
Nel lontano 1977, mentre era in una clinica di disintossicazione in Svizzera, circolava voce che Keith Richards avesse architettato una fuga mozzafiato, paragonabile a quelle dei migliori film di spionaggio. La leggenda racconta che abbia pianificato ogni dettaglio, eludendo astutamente i trattamenti e scalando il muro esterno con innata destrezza. E Diabolik muto!
3. Brenda
Un bel giorno Richards scopre i romanzi storici di una certa Brenda Jagger. Da quel momento Jagger divenne inesorabilmente “Brenda”. E sapete come funziona in certi casi, no? Keith ci prese gusto e non si fermò certo a quello. In più occasioni definì Mick come “Beef Curtains”, viste le sue labbra carnose (in inglese è un insulto velato ma deciso per definire le labbra della vagina). Nel corso degli anni 80 la tensione tra i due sembrava essere solo uno dei tanti aspetti coloriti del loro rapporto.
4. David “bollore” Bowie
Ma davvero non sapevate della presunta relazione tra Jagger e Bowie? Premessa: spettegolare sull’orientamento sessuale degli artisti (e delle persone in generale) non dovrebbe più essere un fatto, ma noi facciamo riferimento a quanto accadeva negli anni 70! Bianca Jagger e la prima moglie di Bowie, Angie Barnett, lasciarono intendere di essere a conoscenza di qualcosa di più di una semplice amicizia. Angie racconta di un pomeriggio in cui tornò a casa e trovò i due nel letto. Ma il racconto più intrigante viene da Ava Cherry, una corista che ha condiviso la vita con Bowie. Secondo lei, Mick e David erano ossessionati l’uno dall’altro. Ava ammette di essersi ritrovata spesso a condividere il letto con loro, sentendosi più che altro spettatrice, mentre i due si dedicavano … alle loro passioni.
5. Intrighi a corte
Vogliamo parliare del complicato rapporto di odio e amore tra Mick e Keith? La lingua scorre affilata sulle maldicenze; rasoiate decise sul fatto che la passione tra i due non fosse limitata soltanto alla musica. Nel libro The Stone Age di Lesley-Ann Jones, viene rivelato che Mick non solo ebbe una liaison con Keith, ma anche con Mick Taylor, il chitarrista facente parte del gruppo dal 1969 al 1974. Amen.
6. Segreti e bugie
Gola profonda Lesley, spiattella altre succose verità (?), rivelando una lista piuttosto numerosa di splendide donne ma che già conosciamo. Quel che forse merita un’alzata di ciglio restano le frasi a suggello: “Ha dato una caccia sfrenata alle donne perché l’attrazione per gli uomini lo rendeva poco sicuro della propria virilità”. Pare, insomma che certe pulsioni lo tenessero in costante conflitto. Della serie: “Aspè, che per controllarle metto al mondo otto figli…
7. Scandalo!
Nei circoli esclusivi della Swinging London, i pettegolezzi sui Rolling Stones non riguardavano solo Mick e Keith. Ronnie Wood, noto per le sue avventure e la sua eccentricità sia sul palco che nei sobborghi londinesi, era spesso al centro degli scandali. Bill Wyman, dall’aria discreta, non sfuggiva alle malelingue sulla sua vita privata; la relazione con la modella Mandy Smith, con una differenza di età così significativa, era un argomento di discussione che ancora oggi fa scalpore. Charlie Watts, con la sua calma apparente, sembrava essere al di sopra dei pettegolezzi, ma la sua presunta passione per il gin non passava inosservata. Ogni membro della band (ne sono passati diversi, tra cui “un certo” Brian Jones) era circondato da una scia di storie e pettegolezzi, aggiungendo fascino al gruppo e sgretolando così il rigore formale dell’epoca.
8. Le canne
Keith Richards si fa le canne. E vabbè… chi non si è fatto un bel trombone nella vita… ma lui rilancia specificando: “Al mattino non mi alzo dal letto se non fumo una bella canna di marijuana californiana. La fumo regolarmente da anni! Francamente mai avrei pensato che questo vizietto perdurasse per tutta la mia vita”. La serie è sempre la stessa, inventata pensando quasi sicuramente a lui: “Sesso, droga e Rock and Roll!!”.
9. Marianne Faithfull
Le comari del tempo sputavano bile contro quell’angelo biondo, definendola una semplice groupie smandrappata. Ma quelle parole velenose non facevano che graffiare la superficie di una verità ben più profonda. Lei e Jagger vissero un legame intenso e tumultuoso, un cocktail di amore, musica e ribellione che la fece emergere in modo iconico nella scena della Swinging London. Per un periodo, il suo nome fu sulla bocca di tutti, rubando persino la scena a giganti come Beatles e Who. Eppure, la sua vita fu una continua sfida, un’ardua corsa ad ostacoli oltre i confini dell’ignoto, in grado di scaraventarla sull’orlo del baratro.
E dopo essermi sciacquato la bocca sugli Stones, chiudo “la criticheria”, ricordandovi che a completamento dei miei post esiste una playlist di nove brani che potete ascoltare gratuitamente sul mio account personale di Spotify. È tutto.
9 canzoni 9 … dei Rolling Stones