La celebre cantante e il campione del football americano insieme al Festival californiano, ma qualcuno ha notato qualcosa di particolare
È una delle coppie più invidiate e amate dello showbusiness. La cantante più famosa e importante al mondo con il campione del football americano. Sembra l’inizio di una commedia romantica e, invece, è tutto vero. Prosegue a gonfie vele l’amore tra Taylor Swift e Travis Kelce. I due trascorrono spesso momenti di intimità appartati e lontano dai paparazzi.
Ci sono anche delle occasioni mondane in cui è impossibile sottrarsi ai flash e ai cellulari dei fan. È accaduto al recente Coachella Valley Music and Arts Festival, in California, dove si ritrovano le celebrities americane e non solo. Per dire, c’era anche il “nostro” Fedez.
Però si è sviluppato un “caso” attorno alla coppia d’oro d’America. Infatti Jackie Gonzalez, una delle concorrenti di “Squid Game: The Challenge” di Netflix, grazie alla sua sordità ha sviluppato una eccellente capacità di leggere il labiale. Secondo quanto riportato da Page Six del New York Post, Jackie si sarebbe accorta – da uno dei video circolati sulla coppia dal backstage fino al palco principale assieme al pubblico del celebre festival californiano – che la Swift, avvicinandosi al fidanzato, gli avrebbe chiesto scusa per essere alticcia: “Scusa sono ubriaca”. Un momento divertente tra i due che si è risolto con una risata.
Dal gossip alla musica. Intanto è uscito l’ultimo disco della Swift dal titolo “The Tortured Poets Department”. L’artista ha annunciato sui social anche la versione speciale del nuovo progetto discografico, “The Tortured Poets Department: The Anthology” per un totale di 31 tracce: “Ho scritto così tante poesie tormentate negli ultimi due anni e volevo condividerle con voi, quindi ecco la seconda puntata di TTPD: The Anthology. 15 canzoni in più. E ora la storia non è più mia… È tutta vostra”.
“Un’antologia di opere inedite che riflettono eventi, opinioni e sentimenti di un momento fugace e fatalista, sensazionale e doloroso in egual misura. – ha commentato Taylor – Questo periodo della vita dell’autore è ormai concluso, il capitolo è stato chiuso. Non c’è nulla da vendicare, non ci sono conti da regolare una volta che le ferite si sono rimarginate. E, riflettendoci meglio, un buon numero di esse si sono rivelate autoinflitte. Chi scrive è fermamente convinto che le nostre lacrime diventino sacre sotto forma di inchiostro su una pagina. Una volta che abbiamo raccontato la nostra storia più triste, possiamo liberarcene”.