Ha letto il testo che avrebbe dovuto pronunciare lo scrittore Antonio Scurati. Ha ribadito che nessuno dei dirigenti della Rai si è preso la responsabilità di dirle perché la presenza dello scrittore nel suo programma, Chesarà…, era stata bloccata. Serena Bortone ha deciso di affrontare apertamente con i vertici della tv pubblica la questione dello stop all’intervento dell’autore della trilogia di M, la storia di Benito Mussolini e del fascismo. Quasi una sfida alla dirigenza di viale Mazzini che in 24 ore, a sentire lei, non è riuscita a dare una spiegazione del perché Scurati non era persona gradita nella trasmissione di prima serata di Rai3. “Ieri sera – ha esordito la giornalista in diretta – ho scoperto del tutto casualmente che il contratto di Scurati era stato annullato e pur avendo passato tutta la sera a telefonare, mandare messaggi ed email, non sono riuscita ad ottenere alcuna spiegazione. Di conseguenza stamattina ho dovuto chiamare Scurati per dirgli cosa era accaduto”. E definisce “ricostruzioni fantasiose e offensive” quelle che riducono il caso a una “questione di soldi“. Ricostruzioni che Bortone attribuisce ai giornali, ma che hanno avuto origine in prima battuta da non meglio precisate fonti Rai (perché dopo 24 ore l’azienda non è ancora riuscita a dare una ricostruzione precisa della vicenda) che poi sono state riprese ben volentieri come “lettura” dell’intera vicenda prima da Fratelli d’Italia e poi dalla sua leader, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. “La reazione di Scurati – ha detto Bortone prima di leggere integralmente l’intervento di Scurati – è stata di regalarmi il testo che aveva scritto per noi, e mi ha dato il permesso di leggerlo”. Sul fatto che la storia del compenso sia un argomento “falso” è intervenuto anche lo stesso Scurati che in serata ha scritto una breve nota pubblicata da Repubblica.it rivolta come risposta alla premier: “Lei stessa – scrive Scurati – riconosce di non sapere ‘quale sia la verità’ sulla cancellazione del mio intervento in Rai. Ebbene, la informo che quanto lei incautamente afferma, pur ignorando per sua stessa ammissione la verità, è falso sia per ciò che concerne il compenso sia per quel che riguarda l’entità dell’impegno. Non credo di meritare questa ulteriore aggressione diffamatoria”.
La conduttrice Serena Bortone sfida la RAI e legge in diretta il monologo censurato sul 25 Aprile di Antonio Scurati. pic.twitter.com/t7uHr1V85d
— Abolizione del suffragio universale (@AUniversale) April 20, 2024
Sul fatto che nessuno della Rai le abbia dato spiegazioni la conduttrice è tornata anche nel corso del programma perché il tema è diventato un argomento di discussione in un talk show al quale hanno partecipato l’ex inviata del Tg1 Tiziana Ferrario, la corrispondente di Repubblica da Berlino Tonia Mastrobuoni, il giornalista di Libero Francesco Specchia, la vicedirettrice del Tg1 Incoronata Boccia e la scrittrice Dacia Maraini.