Dove un tempo c’erano centinaia di larici secolari ora c’è solo la desolazione di ruspe, betoniere, camion che si muovono in ciò che rimane del bosco di Ronco. Sono le immagini catturate da un drone che mostrano il devastante cantiere a cielo aperto di Cortina per la costruzione della nuova pista da bob per le Olimpiadi invernali 2026. Il video, più di ogni parola, è la prova che non si tratta di una semplice ristrutturazione, che non altera l’ambiente: questa è la teoria portata avanti da chi ha voluto la pista, il ministro Matteo Salvini e il governatore Luca Zaia in primis, avallata anche dai giudici del Tar del Lazio nell’ordinanza che non ha bloccato la costruzione dell’opera.
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