"Io, ragazzina, con mia madre che mi accompagna rimane per me un'immagine di grande libertà e amore"
“Un rapporto a volte conflittuale ma non sono mai stata completamente indipendente da mia madre”. Ospite a Verissimo nella puntata in onda sabato 20 aprile su Canale 5, Isabella Ferrari racconta il rapporto con la mamma Maria, scomparsa da qualche anno. “È stata molto presente nella mia vita, così tanto che per me non c’erano giornate dove non la sentivo almeno due volte al giorno, anche già bella grandina […]. Quando poi è mancata mi mancava sentirla quotidianamente […]”.
Insieme a lei l’attrice oggi 60enne ha condiviso un’esperienza forte vissuta quando era molto giovane. È stata la madre infatti ad accompagnarla dai medici quando ha deciso di interrompere una gravidanza. A tal proposito Ferrari spiega: “Anche se potrebbe sembrare innaturale che una madre ti accompagni in quella situazione, trovo che – visto che son passati tanti anni – era qualcosa di rivoluzionario, anche per la nostra cultura”.
Quindi l’attrice, volto di molte fiction e film di successo, dice la sua sulla questione di cui tanto si dibatte proprio in questi giorni: “Si parla sempre di aborto in tutti i modi e Paesi del mondo. Vorrei essere in Francia dov’è quella libertà è nella costituzione, un tassello che non si può più cambiare. In America è esattamente il contrario, io per quello che ho vissuto e penso in assoluto è sempre una questione legata all’amore”. E ancora: “Accettare di avere un figlio ha sempre a che vedere con quell’amore lì, non può essere un’imposizione, a volte ci sono problemi di violenza o di miseria, ci possono essere tante problematiche che non ti fanno accettare una gravidanza. Io, ragazzina, con mia madre che mi accompagna rimane per me un’immagine di grande libertà e amore”.
Isabella Ferrari oggi è mamma di tre figli, e sulla loro educazione racconta: “Oggi come oggi penso sia importante lasciare la possibilità anche di sbagliare in questo mondo dove dobbiamo essere tutti belli e perfetti e dove è sempre a rischio la nostra autostima appena accendiamo il telefono”.