Avventura e natura: rassegna di ponti tibetani in Italia
Se vi piace l’idea di camminare nel vuoto a oltre 50 m di altezza i ponti tibetani – o sospesi, privi di piloni ma dotati di robusti cavi di acciaio – sono quello che fa per voi. Qualunque sia il paesaggio in cui sono immersi, sono tutti bellissimi e adrenalinici… ma off limits per chi soffre di vertigini! L’accesso è spesso a pagamento e per alcuni serve la prenotazione. Ecco una piccola selezione.
Nord Italia
Partiamo dalle Dolomiti Friulane, poco note ma comunque suggestive. L’accesso al Ponte tibetano sulla forra del Cellina avviene da Barcis o da Andreis (PN) per la vecchia strada, oggi ciclopedonale. È una breve passeggiata (4 km A/R) che si addentra nella gola del torrente, le cui fascinose acque smeraldine scorrono 50 m sotto i nostri piedi. È invece nel Sondriese il Ponte nel Cielo in Val Tartano alto 140 m sul torrente omonimo, tra la Val Tartano (1034 m) e Frasnino (1038), che dista 234 m. La vista spazia sulla sella del monte Tartano, sulle Alpi Retiche, sulla diga di Colombera, sulla Valtellina e verso il lago di Como.
Centro Italia
È stato inaugurato lo scorso marzo l’umbro Ponte tibetano di Sellano. La passerella parte da questo borgo, tra i più belli d’Italia, e dopo un percorso di 517 m coperto in circa 40 minuti raggiunge la frazione di Montesanto. Sono 1023 gradini per un dislivello positivo di 68 m: è il vuoto a ogni gradino! Sotto scorre il torrente Vigi, affluente del Nera: una bella occasione per scoprire la Valnerina. Il Pistoiese vanta il ponte tibetano di San Marcello, o Ponte sospeso delle ferriere. Nato per collegare due frazioni di San Marcello Piteglio e permettere agli operai delle ferriere di raggiungere velocemente le fabbriche oltrepassando il torrente Lima, è lungo 227 m e alto al massimo 36. Oggi è un’oasi nel verde dei boschi dell’Appennino pistoiese. Dotato di illuminazione notturna, è percorribile anche al buio.
Sud Italia
Situato nell’alta valle del Sele, il Ponte tibetano di Laviano (SA) parte da questo paesino a cavallo tra Lucania e Irpinia. Immerso tra boschi e monti, sovrasta di 80 m il torrente sottostante. Tra emozionanti oscillazioni raggiunge in 90 m l’altro ciglione del vallone delle Condre, collegando una rete di sentieri che si snodano tra i boschi e lungo antichi tratturi. Spostiamoci a Matera per scoprire la passerella posta a metà strada tra i Sassi e il Belvedere: è il Ponte Tibetano della Gravina. Immerso nel paesaggio roccioso del Parco Murgia, è lungo 32 m e alto 12; scavalca il torrente Gravina e passa vicino ad alcune chiese rupestri. Solo per escursionisti esperti (EE).
Il più alto d’Europa: Sellano (PG), 175 m (a pari merito con il portoghese di Arouca)
Il più lungo d’Italia: Castelsaraceno (PZ), 568 m
Il più vecchio d’Italia: San Marcello Piteglio (PT), 101 anni.