Altri ponti audaci

L’idea di oscillare nel vuoto non vi aggrada? Andate a caccia dei ponti del diavolo, tanto audaci nella costruzione da essere leggendariamente ritenuti opera satanica. Ecco tre fra i più arditi. Bobbio (PC). Lungo 280 m, attraversa il Trebbia con la bellezza di 11 archi di altezza diseguale, che gli hanno fatto meritare il nome di Ponte gobbo. Di probabile origine romana, fino al XVI secolo aveva solo 4 archi, portati agli attuali 11 nel XVII secolo.
Borgo a Mozzano (Lu). È di grande effetto per l’arco centrale nettamente più alto degli altri quattro. La costruzione fu iniziata nell’XI-XII secolo da Matilde di Canossa per collegare le due sponde del Serchio, ma fu nel XIV secolo, sotto Castruccio Castracani signore di Lucca, che gli archi arrivarono a cinque.
Cividale del Friuli (UD). Eretto in pietra a partire da metà ‘400, il ponte è composto di due sole arcate di uguale altezza, ma un pilone ha l’insolita caratteristica di posare su un enorme macigno del fiume Natisone, che qui forma una suggestiva gola. Dal ponte, bel colpo d’occhio su Cividale.