I protagonisti sono tanti, ma la vittoria dello scudetto dell’Inter ne ha uno anche in panchina. Ed è bello forte. Simone Inzaghi alza per la prima volta il titolo di Campione d’Italia e lo fa con una maturità e una consapevolezza che non hanno toccato solo la squadra, ma anche lui. Una crescita in campo e fuori, a partire dalle conferenze stampa dove, a poco a poco, l’ex Lazio non ha potuto e soprattutto voluto nascondersi. Leggere per credere.

1- Giù la maschera. “Il DNA dell’Inter è la vittoria. Lo scudetto è il grande obiettivo: sappiamo che abbiamo il dovere di cercare di vincere la seconda stella” (12 luglio 2023, conferenza stampa di inizio stagione).

2- Tutto diverso. “Vogliamo lo scudetto, ma partiamo dietro al Milan” (5 luglio 2022, conferenza stampa di inizio stagione del secondo anno da allenatore nerazzurro).

3- Vincere tutto. “Noi siamo l’Inter e abbiamo l’obiettivo di vincere tutto”. (28 novembre 2023, vigilia di Benfica-Inter di Champions League).

4- Vs. Allegri. “Che cavallo è l’Inter? Non mi intendo di ippica…” (21 gennaio 2024, vigilia della finale di Supercoppa italiana vinta contro il Napoli).

5- Testa alta. “Lo Scudetto è il nostro grande obiettivo, ma dobbiamo ancora pedalare per due mesi” (4 marzo 2024, dopo la vittoria per 2-1 contro il Genoa. Nota bene. Ci aveva quasi preso)

6- Quando l’abbiamo capito. “La speranza di vincere lo scudetto c’era da questa estate. Ma la vittoria contro la Juventus ci ha aiutato molto” (21 aprile 2024, vigilia del derby contro il Milan).

Bonus. “Parlare di scudetto? Mi fa un certo effetto” (13 febbraio 2021. Simone Inzaghi allenava la Lazio. Si stava per giocare uno scontro diretto. Contro l’Inter).

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