Le polemiche intorno alla questione Scurati, dopo l’annullamento – dalla sera alla mattina – di un suo monologo sul 25 aprile, l’antifascismo e il Governo Meloni, non si placano. Dopo l’insurrezione di opposizioni e intellettuali, che si sono scagliati contro il governo e la gestione della nuova governance della Rai, e dopo che la stessa presidente del Consiglio Giorgia Meloni è
Meloni aveva commentato l’accaduto riportando la versione secondo cui la Rai si era semplicemente rifiutata di pagare 1800 euro per un minuto di monologo, ma Scurati e Bortone – la conduttrice del programma ‘vittima’ del taglio editoriale – hanno negato questa versione, spiegando che l’accordo era già stato trovato e il contratto concluso ben prima che la dirigenza della Rai decidesse di cancellarlo senza fornire giustificazioni. Una spiegazione che non è però bastata a placare le reazioni polemiche della destra al governo, secondo cui, evidentemente, il lavoro culturale non merita un tale compenso.