Come ogni anno, saranno numerose le iniziative per il 25 aprile nei luoghi che si legano al giorno della Liberazione dal fascismo e dal nazismo. Sarà l’80esimo anniversario dell’eccidio di Monte Sole, un insieme di stragi che fecero oltre 1800 vittime, compiute dalle truppe nazifasciste in Italia tra il 29 settembre e il 5 ottobre 1944 in vari paesi alle pendici del Monte Sole, in provincia di Bologna. Proprio a Marzabotto verrà letto il monologo di Antonio Scurati, ma sono tanti gli eventi organizzati e annunciati dalla sindaca Valentina Cuppi con il presidente del comitato Onoranze Caduti di Marzabotto, Valter Cardi, nella sede della Città metropolitana di Bologna. “Sarà una giornata ricca di eventi che riguardano sia il passato sia il futuro”, ha spiegato Cuppi. Tra i tanti ospiti presenti ci saranno il segretario della Cgil Maurizio Landini, il presidente dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, e il padre di Ilaria Salis, Roberto. Previsti anche spettacoli di Andrea Pennacchi, Max Collini, Moni Ovadia con Aldo Cazzullo, e del giornalista Gabriele Del Grande, oltre a tanti altri artisti. Un panel partecipato ed eterogeneo, perché “il 25 aprile è divisivo per chi è fascista o ha nostalgie per il fascismo – sottolinea la sindaca – altrimenti è una festa per tutti gli italiani, perché è una verità storica che tutta l’Italia sia stata liberata, dando la libertà anche a chi ha ancora nostalgie per Mussolini”.

“Quello che ha detto Scurati – ha aggiunto Cuppi – noi lo diciamo ogni anno dal palco della commemorazione. Anche sul nostro palco ci sarà uno spazio per leggere il suo monologo perché quello che è successo è una vera e propria censura, nonostante poi le motivazioni” della mancata messa in onda “siano state annacquate“. “Noi la denuncia la facciamo ogni anno a Monte Sole – ha specificato l’ex presidente nazionale del Pd – e la faremo anche in questo caso”. E conclude: “Ci sono degli atteggiamenti che portano purtroppo alla censura e alla presenza eccessiva anche sui media della cultura di governo”.

Le polemiche intorno all’anniversario della Liberazione, del resto, non sono una novità, e sul tema si è espresso anche il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti a margine della seduta solenne del Consiglio regionale della Liguria per il 79mo anniversario dalla Liberazione: “Il 25 aprile da sempre porta con sé delle polemiche, quando finiranno le polemiche forse l’Italia davvero sarà maturata e avrà fatto sì che il 25 aprile sia davvero una festa di tutti“. Un principio condiviso e sottolineato anche dal presidente dell’Emilia-Romagna Bonaccini: “Per non sbagliare sarò la mattina a Marzabotto e il pomeriggio a Casa Cervi. Dovrebbero venire tutti lì in quei luoghi, anche quelli che non ci sono mai stati” ha detto, intervenendo a Otto e mezzo. A Casa Cervi è atteso anche l’ex presidente del Consiglio Romano Prodi.

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