L’altarino con l’immagine della Madonna e le candele, posizionato in una sorta di nicchia, in uno dei bagni dell’Istituto Ghisleri di Cremona, non è piaciuto ai vertici della scuola che hanno preferito rimuoverlo. Se nelle classi non manca il crocefisso, l’idea di avere un’effige di Maria collocata alle toilette degli studenti, non è garbata ai docenti e alla dirigente Simona Piperno, che hanno preferito classificare in una “ragazzata” quel gesto che a distanza di tempo non trova alcuna spiegazione.
Il fatto è accaduto tre mesi fa ma è emerso in queste ore. Una mattina, alle superiori di via Palestro, una collaboratrice scolastica ha notato nel fare le pulizie dei bagni che in un angolo ben in vista c’erano delle candele appoggiate ad un “santino” della madonna. Una specie di “altarino” che ha stupito immediatamente la bidella ma non solo. A restare a bocca aperta è stata anche la dirigente e persino l’insegnante di religione don Claudio Rossi che è stato informato dalla capo d’istituto su quanto era accaduto.
A creare il caso sono state le voci di un possibile rito satanico, di ipotetici contatti tra il Vaticano e la scuola per un rito riparatorio. Tutto smentito dalla dirigente che – contattata da Ilfattoquotidiano.it – spiega: “Non c’è stato e non c’è alcun motivo che possa farci preoccupare o pensare che si tratti di altro fuorché di uno scherzo o di qualche studente che si è affidato alla grazia della Madonna prima di una verifica. La fantasia e il passaparola hanno ingigantito una questione che si è subito risolta senza coinvolgere nessun altro”.
La preside è piuttosto certa di poter escludere riti di altro genere: “In questi giorni la nostra scuola è un cantiere e se fosse avremmo individuato altre tracce. Il fatto poi che quell’effige non fosse nemmeno nascosta ma ben visibile, fa pensare che non ci fosse alcunché di clandestino”. Anche l’insegnante di religione ha dato la stessa interpretazione della dirigente cercando di non montare un caso ma di ricondurre il tutto ad una bravata messa in atto proprio da qualche ragazzo per un compagno di scuola.
Dal fronte degli studenti, tuttavia, non è emerso nulla. Quell’altarino è stato visto da pochi perché dopo la segnalazione della bidella si è provveduto a smontarlo. D’altro canto – secondo i vertici della scuola – la collocazione di quell’immagine in bagno è parsa alquanto inappropriata e opportuna. Nelle scuole si è soliti vedere i crocefissi in aula e magari, qualche statua nei corridoi o nell’atrio ma mai era capitato un altarino nel bagno degli studenti.