Musica

Celine Dion: “La malattia è ancora dentro di me e lo sarà sempre, è dura. Spero in un miracolo”

La cantante racconta a “Vogue France” la battaglia contro la sindrome della persona rigida con cui convive da alcuni anni: “Devo imparare a convivere ma niente mi fermerà”

di Emanuele Corbo
Celine Dion: “La malattia è ancora dentro di me e lo sarà sempre, è dura. Spero in un miracolo”

“Sto bene, ma c’è tanto lavoro. Lo sto affrontando un giorno alla volta”. Celine Dion torna a parlare della sindrome della persona rigida che l’ha colpita più di due anni fa e che l’ha costretta a cancellare diversi show in programma e a mettere, di fatto, in stand by la propria carriera musicale. Quel che è certo, però, è che la voce di My Heart Will Go On non ha intenzione di mollare e ogni giorno si impegna per essere la versione migliore di se stessa.

La popstar, che recentemente ha fatto un’apparizione a sorpresa ai Grammy Awards è tutt’altro che guarita e forse non lo sarà mai. Intervistata da Vogue France puntualizza: “Non ho sconfitto la malattia, perché è ancora dentro di me e lo sarà sempre. Spero che troveremo un miracolo, un modo per curarlo con la ricerca scientifica, ma per ora devo imparare a conviverci. Quindi questa sono io, ora con la sindrome della persona rigida”. Quindi condivide la sua routine fatta di esercizi per non lasciarsi sopraffare dalla malattia: “Cinque giorni alla settimana mi sottopongo a terapia atletica, fisica e vocale. Lavoro sulle punte dei piedi, sulle ginocchia, sui polpacci, sulle dita, sul canto, sulla voce… Devo imparare a conviverci adesso e smettere di mettermi in discussione. All’inizio mi chiedevo: perché io? Come è successo? Cosa ho fatto? È colpa mia?”.

Le parole di Celine Dion rivelano la consapevolezza che l’artista ha maturato con non poca fatica: “La vita non ti dà nessuna risposta. Devi solo viverla! Ho questa malattia per qualche motivo sconosciuto. Per come la vedo io, ho due scelte. O mi alleno come un atleta e lavoro duro, oppure stacco la spina ed è finita, rimango a casa, ascolto le mie canzoni, sto davanti allo specchio e canto per me. Ho scelto di lavorare con tutto il mio corpo e tutta la mia anima, dalla testa ai piedi, con un’équipe medica. Voglio essere il meglio che posso essere. Il mio obiettivo è rivedere la Torre Eiffel!”.

Ad aiutarla a non gettare la spugna è l’affetto dei propri cari e del pubblico che le è sempre rimasto accanto, “in più, ho questa forza dentro di me. So che niente mi fermerà”. Quando però le viene chiesto se tornerà ad esibirsi, la popstar non vuole dare false speranze né a se stessa né ai fan: “Non posso rispondere, perché sono quattro anni che mi dico ‘Sono pronta’, e poi ‘Non sono pronta’ […] Non lo so, il mio corpo me lo dirà. D’altra parte, non voglio solo aspettare. È moralmente difficile vivere giorno per giorno. È dura, sto lavorando tantissimo e domani sarà ancora più dura. Domani è un altro giorno. Ma c’è una cosa che non si fermerà mai, ed è la volontà. È la passione. È il sogno. È la determinazione”.

Sebbene la malattia sia entrata di forza nella sua vita, Celine non ha intenzione di smettere di sognare e apprezzare la vita: “Il mio sogno è vivere nel presente. Un giorno alla volta. Sono davvero molto fortunata. E sono onorata di realizzare un servizio fotografico per Vogue Francia perché, anche se avevo una salute e una bellezza migliori a 30 anni, non mi è stato chiesto di farne uno allora. Sono molto orgogliosa del fatto che a 55 anni mi venga chiesto di rivelare la mia bellezza. Ma cos’è la bellezza? La bellezza sei tu, sono io, è quello che c’è dentro, sono i nostri sogni, è oggi. La bellezza è ciò che ci circonda, è lì. Ci sono persone che la vedono e ci sono persone che la osservano. Oggi sono una donna che si sente forte e positiva riguardo al futuro. Un giorno alla volta”.

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