Fratelli, calciatori, allenatori: Filippo e Simone Inzaghi hanno condiviso tutto fin dalla loro nascita. La carriera di Pippo, dopo quella da calciatore, si è mossa soprattutto fra le serie minori, dove ha vinto un campionato di Lega Pro con il Venezia e uno di Serie B con il Benevento, mentre quella di Simone vola fra Serie A e coppe europee. E ora può contare su uno scudetto, il primo di sempre da allenatore. Dopo la conquista del campionato, il 20esimo per i nerazzurri, Filippo Inzaghi ha elogiato il fratello e ora neo campione ai microfoni di Dazn: “Ha avuto la serenità di andare per la sua strada anche quando gli sono arrivate le critiche. Fa bene al calcio”.

Il 2 a 1 con cui l’Inter ha piegato il Milan nel posticipo della 33esima giornata di Serie A corona un percorso iniziato ad agosto 2023 e vincente fin dal primo istante. Ma non immune dalle critiche, a cui anche lo stesso allenatore dei nerazzurri ha risposto, che però sono state messe a tacere grazie alla forza del lavoro: “Simone ha una grandissima qualità”, ha chiosato Filippo Inzaghi a Dazn, “perché nei momenti di difficoltà, anche quando l’anno scorso gli sono piovute addosso critiche ingenerose, ha avuto la serenità di andare per la sua strada, senza alzare mai la voce. Con poche persone che lo aiutavano, ma senza alzare mai la voce. Questa è una grandissima qualità per un allenatore, che a me manca“. Non solo ottimo incassatore, ma a detta del fratello anche un grande allenatore: “Simone non è solo un gestore di giocatori, sa allenare benissimo e si vede da quello che fa l’Inter in campo. Si è visto anche quando sono andati via giocatori importanti, come Brozovic, Perisic, Lukaku: non si è mai lamentato e ha fatto molto bene con quelli che ha avuto”.

Pippo, poi, si è sbilanciato con un paragone facendo il nome di Carlo Ancelotti. Non dal punto di vista dei trofei, dove l’allenatore del Real Madrid è irraggiungibile, ma accostando il lato umano delle due persone: “L’ho detto anche in un’altra intervista, lui è una persona perbene che fa bene al calcio. Penso che queste persone, come Ancelotti, quando vincono ci rendono sempre contenti, al di là della maglia”. Forse saranno felici per lui anche i tifosi della Lazio allora, squadra che Simone Inzaghi ha guidato per cinque anni, vincendo due Supercoppe italiane e una Coppa Italia, e in cui ha plasmato la sua fama di allenatore: “Per me mio fratello era già super quando vinceva alla Lazio”, ha continuato ancora Filippo, “ma lo scudetto… Questa è la sua consacrazione. Già però come aveva giocato la finale di Champions… è tutto meritato per come vive la professione”.

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