L’allenatore del Milan Stefano Pioli ha disertato la conferenza stampa post partita a San Siro dopo la sconfitta nel derby contro l’Inter, che ha regalato ai nerazzurri il titolo di campioni d’Italia. Pioli ha parlato soltanto a Dazn, poi non si è più presentato davanti ai microfoni. Come tutti i tifosi milanisti, ha voluto lasciare presto lo stadio lasciandosi alle spalle i festeggiamenti per il 20esimo scudetto e la seconda stella nerazzurra.

La scelta di Pioli è stata interpretata anche come un indizio di un possibile esonero immediato. Alla fine della stagione mancano solo 5 partite, in cui il Milan ormai ha poco da chiedere: l’unico obiettivo è difendere il secondo posto, che potrebbe valere la partecipazione alla prossima Supercoppa. Di questo ha parlato anche l’ad del Milan, Giorgio Furlani, sempre a Dazn: “Vogliamo rimanere secondi e abbiamo la testa a questa gare”. L’amministratore delegato ha poi difeso il lavoro della società: “Noi facciamo la squadra per vincere, questo era l’obiettivo l’estate scorsa. Abbiamo fatto una grande rivoluzione, quest’anno sarà un lavoro più leggero e ci riproveremo. L’obiettivo è sempre vincere”.

La parole di Furlani sono un chiaro indizio: la rosa, secondo i vertici del Milan, era all’altezza. Quindi il primo responsabile è considerato il tecnico Pioli. Su questo tema Furlani ha detto: “L’allenatore del Milan è lui, siamo concentrati nel finire bene la stagione. Le persone che riportano a Jerry Cardinale sono Jeff, Moncada, Zlatan e io. Ne parleremo a fine stagione“. Tradotto: per ora Pioli resta sulla panchina rossonera. Ma i saluti sono ormai vicini. E il casting per scegliere il suo successore è già cominciato.

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