Il godimento per una vittoria che rimarrà storica, perché vale lo scudetto della seconda stella e perché celebrata nel derby, come mai successo nella storia. È la notte di festa dell’Inter, è l’incubo del Milan. Costretto a vedere i cugini esultare mentre giocava in casa a San Siro. Durante la partita, i rossoneri hanno provato a sostenere la squadra, nonostante il doppio durissimo colpo di Acerbi e Thuram. In molti sono rimasti fino alla fine, dopo che il gol di Tomori aveva riacceso le speranze di rovinare la festa nerazzurra. Al triplice fischio, la grande fuga.

Troppo doloroso vedere l’Inter sventolare il tricolore e lo stemma con la seconda stella, cantare davanti alla Nord e allo striscione: “Ripetetelo alla Madonnina chi è il campione e chi piangina“. San Siro si è svuotato a tempo di record, tranne ovviamente la Curva nerazzurra. E negli altri settori sono rimasti solo i tifosi dell’Inter, “imbucati” per assistere alla partita del trionfo storico. Anche i calciatori del Milan hanno subito lasciato il terreno di gioco, imbucando direttamente il tunnel degli spogliatoi.

Il Milan ha anche provato a rovinare o disturbare la festa nerazzurra, sparando musica da rave dagli altoparlanti a un volume altissimo. Un vano tentativo di interrompere le celebrazioni o comunque non far sentire i cori nerazzurri. Di solito il dopogara rossonero propone rilassante musica lounge, questa volta casualmente la scelta è caduta sulla techno dura e pura. Tutto lecito, in fin dei conti: scaramucce da derby. E poco è cambiato per i tifosi dell’Inter, già pronti a lasciare San Siro e spostarsi in piazza Duomo, dove tra fuochi d’artificio e cori la festa è continuata fino a notte fonda.

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