Cronaca

Torino, tensione e scontri al corteo pro Palestina: manifestanti provano a raggiungere l’evento con Tajani, Bernini, Pichetto e Lollobrigida

Tensione a Torino, dove un gruppo di manifestanti dei collettivi universitari che chiedono agli atenei di sospendere i rapporti con Israele, hanno cercato di raggiungere il castello del Valentino dov’era in corso la conferenza degli addetti scientifici e spaziali e degli esperti agricoli con l’annunciata presenza di numerosi ministri. All’evento nella sede della facoltà di Architettura del Politecnico erano previsti i ministri Tajani, Lollobrigida, Pichetto, Bernini, e il presidente della Regione Cirio. I manifestanti, che hanno protestato con bandiere palestinesi e uno striscione ‘Fuori i sionisti dall’università’, sono stati allontanati dagli agenti in assetto antisommossa. In via San Pio V gli attivisti hanno cercato di forzare per una decina di minuti il cordone di polizia schierato, ma sono stati respinti con gli scudi.

Successivamente una decina di ragazzi e ragazze ha fatto irruzione al grido di “Palestina libera” al Castello. I ministri Tajani, Bernini, Lollobrigida e Pichetto avevano già lasciato l’edificio dopo aver partecipato alla sessione mattutina del convegno. La maggior parte dei ragazzi è stata bloccata prima dell’ingresso nel Salone d’Onore, dove si attendeva la ripresa pomeridiana dell’evento. Solo una ragazza è riuscita ad entrare con una bandiera palestinese.

Sull’episodio è intervenuta anche la premier Giorgia Meloni, che su X ha espresso “solidarietà alle Forze dell’ordine per l’ennesimo e inaccettabile attacco da parte di centri sociali e collettivi. Sette agenti sono rimasti contusi a Torino a seguito del tentativo da parte di un violento gruppo di attivisti di sfondare un cordone di polizia nei pressi del Castello del Valentino. Condanniamo con fermezza quanto accaduto, lo Stato è accanto di chi difende la libertà e la sicurezza di tutti i cittadini”.

Anche la ministra dell’Università e della ricerca Anna Maria Bernini aveva condannato le proteste dei collettivi: “Nessun dialogo con chi aggredisce le forze dell’ordine e fa irruzione con la violenza nei convegni. Massima solidarietà ai tutori dell’ordine che anche oggi hanno dimostrato professionalità e dedizione. Quanto accaduto oggi a Torino è intollerabile e dimostra ancora di più l’utilità del comitato ordine e sicurezza convocato per domani”