Politica

Via libera del Senato al decreto Pnrr che diventa legge. Nel testo c’è di tutto, consultori inclusi

Il Senato ha approvato in via definitiva (95 si, 68 no e 1 astenuto) il decreto che contiene disposizioni urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Il provvedimento, su cui il governo ha posto la fiducia, ha ricevuto il via libera dalla Camera il 18 aprile, e diventa quindi legge. Il testo prevede misure di vario genere, molte non attinenti al Recovery fund, cosa che ha suscitato le proteste nell’opposizione. Si va dal coinvolgimento del volontariato – leggi le associazioni antiabortiste – nei consultori, alla patente a punti nei cantieri, dall’aumento dei fondi per costruire i centri per migranti e richiedenti asilo in Albania alla deroga per concedere a Renato Brunetta lo stipendio da direttore del Cnel.

Il provvedimento, varato il 26 febbraio dal Consiglio dei ministri è infatti una sorta di ‘omnibus’ di 46 articoli, che va dalle infrastrutture alla giustizia, dalla sanità allo sport e punta ad imprimere un’accelerazione e una maggior centralizzazione sull’attuazione delle opere, stanziando 25 miliardi di euro di risorse aggiuntive per completare il Piano. Ecco di seguito i principali contenuti.

Pacchetto lavoro e patente a punti – Resta confermata la dotazione iniziale di 30 punti e la soglia di 15 per lavorare nei cantieri, ma si demandano ad un successivo decreto ministeriale la possibilità di crediti aggiuntivi e le modalità di recupero di quelli decurtati. Sempre con decreto le norme potranno essere estese oltre l’edilizia. Arriva poi l’autocertificazione dei requisiti e cambiano le sanzioni (il 10% del valore dei lavori, ma non meno di 6mila euro). Decurtazioni più soft per gli infortuni che comportano inabilità.

Tutele subappalto – Negli appalti e subappalti saranno garantite le tutele economiche e normative dei contratti siglati dalle sigle datoriali e sindacali comparativamente più rappresentative, anziché genericamente quelli “maggiormente applicati”.

Pro life nei consultori – Le Regioni, nell’organizzare i servizi dei consultori, possono avvalersi anche del coinvolgimento di soggetti del terzo settore con qualificata esperienza nel sostegno alla maternità (leggi associazioni anti abortiste).

PagoPa, poteri limitati per le poste – Il capitale di PagoPa passerà al Poligrafico (fino al 51%) e a Poste (per la restante quota). Quest’ultima non potrà stipulare patti che abbiano per effetto l’esercizio di un’influenza dominante.

Open Fiber – Per recuperare i ritardi sul Piano Italia a 1 Giga, la società potrà sostituire una serie di numeri civici risultati inesistenti con quelli “posti in prossimità”.

Guide turistiche – Viene eliminato l’obbligo di copertura assicurativa e per l’esame di abilitazione basterà il diploma e la conoscenza di almeno una lingua straniera.

Sanità e “gettonisti” – Per abbattere le liste di attesa e limitare l’uso dei medici gettonisti vengono facilitate le assunzioni degli specializzandi: viene superato il limite pari al 50% della spesa sostenuta nel 2009, per assumere medici e professionisti sanitari e sociosanitari con contratti a tempo; viene poi abolito il tetto di 18 mesi per i contratti di assunzione degli specializzandi in un’azienda sanitaria fuori dalla rete della scuola di specializzazione.

Pubblica amministrazione – La deroga per le Pa di conferire incarichi a lavoratori in quiescenza viene estesa alla ricostruzione per il sisma del 2009 e 2016.

Poteri sostitutivi e controlli – Il governo potrà attivare i poteri sostitutivi quando i soggetti attuatori non raggiungeranno gli obiettivi. In caso di omesso o incompleto conseguimento dei target, dovranno restituire i fondi percepiti. Viene esteso anche ai progetti Pnrr il controllo del Comitato per la lotta contro le frodi comunitarie, integrato anche con rappresentanti di Corte dei Conti, Anac, Banca d’Italia, Guardia di Finanza, ministero dell’Interno.

Pagamenti – I ministeri in ritardo dovranno predisporre un Piano da trasmettere al Mef, che dovrà poi monitorarne l’attuazione con apposite task force. In caso di “disallineamenti significativi” sarà coinvolta la Cabina di regia per il Pnrr.

Commissari – Arriva un commissario ad hoc per centrare l’obiettivo del Pnrr di realizzare 60mila posti letto per gli studenti universitari. Previsti altri due commissari straordinari anche per recuperare i beni confiscati alle mafie e per combattere lo sfruttamento in agricoltura.

Transizione 5.0 – Arriva il Piano Transizione 5.0 con risorse complessive per 6,3 miliardi in 2 anni da destinare alle imprese come credito d’imposta.