La beffa finale è servita per Frank Chamizo. Gli errori arbitrali ci sono stati, ma il risultato non cambia e il lottare italiano non può ricevere il pass per le Olimpiadi di Parigi 2024: questa è la decisione controversa della United World Wrestling sul match di Baku, viziato da una scandalosa decisione dei giudici di gara. La Federazione Italiana di Lotta aveva presentato un ricorso ufficiale contro l’esito del match tra Chamizo e Turan Bayramov nel torneo di qualificazione olimpica per i Giochi di Parigi nella categoria -74kg stile libero, disputato a Baku a inizio aprile. L’incontro, vinto da Bayramov grazie ad un challenge, era stato macchiato da numerose irregolarità arbitrali, denunciate dallo stesso Chamizo e da parte dello staff azzurro. Non solo: nei giorni successivi Chamizo aveva denunciato anche un tentativo di corruzione.

La beffa per Chamizo – La United World Wrestling (UWW) ha ammesso gravi errori arbitrali nel match, ma nonostante ciò ha confermato il risultato finale, con Bayramov che conserva la carta olimpica conquistata. La decisione è stata presa in base al regolamento che vieta di modificare un verdetto già assegnato dal Giudice a match concluso. La farsa ai danni di Chamizo è compiuta: il lottare italiano aveva vinto il suo match che valeva il pass olimpico, prima che in quello strano challenge richiesto a tempo scaduto dall’atleta padrone di casa, gli arbitri negassero incredibilmente i punti della vittoria a Chamizo. Ora la Federazione gli ha dato ragione, ma non gli ha restituito la qualificazione alle Olimpiadi che si era guadagnato sulla materassina.

“Mi è costato 4 anni di lavoro, è un’ingiustizia” – La UWW ha squalificato l’intera squadra arbitrale che ha diretto l’incontro, con l’arbitro principale che non potrà più dirigere gare fino al 31 dicembre 2024. Inoltre, la Commissione Disciplinare ha chiesto che Chamizo venga inserito tra le teste di serie dell’ultimo torneo di qualificazione olimpica, in programma a Istanbul. Troppo poco per risarcire il lottare italo-cubano, che su Instagram ha sfogato tutta la sua delusione: “Grazie, UWW, per averci detto quello che già sapevamo. Mi è costato quattro anni di lavoro e loro 5 mesi di sospensione. Questi arbitri come fanno a guardarsi allo specchio? Fratello, Dio ci sta guardando tutti. Continuerò a lavorare duramente e a cercare la forza per sopportare questa ingiustizia“. Resta l’amarezza per un’occasione olimpica sfumata a causa di errori arbitrali gravi: la speranza è che possa diventare rabbia agonistica in vista dell’ultima chance per partecipare alle Olimpiadi, quando a maggio si terrà il Mondiale di qualificazione a Istanbul.

Riepilogo del comunicato della United World Wrestling

Nessuna modifica del risultato per il match Chamizo-Bayramov
La United World Wrestling ha sospeso gli arbitri e i delegati coinvolti nel match di semifinale tra Frank Chamizo e Turan Bayramov per presunte violazioni.
Nonostante le sospensioni, il risultato del match rimane invariato: Bayramov vince e si qualifica per le Olimpiadi di Parigi.
La Federazione Italiana di Lotta aveva presentato un ricorso per errori arbitrali e una decisione controversa sul challenge.
La UWW ha riconosciuto alcuni errori arbitrali, tra cui la mancata penalizzazione per passività e un errore di tempistica sul challenge.
Tuttavia, la UWW sostiene che il regolamento non permette di modificare il risultato di un incontro già concluso.
Come parziale risarcimento, Chamizo sarà inserito come testa di serie nell’ultimo torneo di qualificazione olimpica.
La UWW ribadisce il proprio impegno per l’integrità del wrestling.

Sospensioni:
Arbitro: Roman Pavlov – Sospeso fino al 31 dicembre 2024
Delegato arbitrale: Ibrahim Cicioglu – Sospeso fino al 31 dicembre 2024
Giudice: Ali M. Saiwan – Sospeso fino al 30 settembre 2024
Presidente di giuria: Aleksei Bazulin – Sospeso fino al 30 giugno 2024
Delegati arbitrali: Kamel Bouaziz e Casey Goessl – Sospesi fino al 30 giugno 2024

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