“Le parole di Giorgia Meloni sul compenso di Scurati? Quella risposta lì è più grave della censura perché si usa un argomento falso ma contundente: è un’argomentazione-manganello. E per giunta fatta da un presidente del Consiglio che usa argomenti per delegittimare l’onestà e la dignità di una persona. Sono argomenti manganello e questi di destra li usano in tutte le circostanze”. Così a Dimartedì (La7) Pier Luigi Bersani si esprime sul post pubblicato su Facebook dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni circa il caso Scurati, aggiungendo: “È evidente che quell’argomento-manganello sia stato usato da qualcuno delle sue terze linee prima di lei (Giorgia Meloni, ndr). Poteva lasciar parlare prima Scurati e successivamente dire la sua. No, lei deve sempre avere su l’elmetto“.
Bersani sottolinea: “In questa vicenda c’è anche un elemento di rivincita da parte della destra. Adesso siamo al 25 aprile. Mezza Italia, e io certamente mai, spera sempre che questi aggiustino il tiro e si rendano compatibili col 25 aprile e con la Costituzione. No, ragazzi, non sarà così. Il nucleo di questa destra, e non gli elettori che però dovrebbero saperlo, non vuole accostarsi alla Costituzione antifascista, ma vuole creare una cesura, un nuovo inizio“.
E conclude, con un finale monito all’opposizione: “Per questo motivo fanno il premierato e deformano la Costituzione: per poter cominciare un altro film. Se non si capisce questo, non si capisce nulla della destra. E questo lo dico anche a tutta la compagnia del centrosinistra che fa settarismi, che ha la puzza sotto il naso, che fa del potenziale alleato un avversario: ragazzi, ma vi rendete conto o di dove vogliono portarci? Questa è la destra che c’è in Europa: sono gli stessi ingredienti a dosaggi diversi. Ma è quella destra lì“.