Dai capolavori in oro e pietre preziose, che scintillano come stelle nella notte veneziana, alle raffinate creazioni in argento, che raccontano storie di eleganza e raffinatezza del Novecento, ogni pezzo è un'opera d'arte unica che cattura l'attenzione e suscita emozioni
Milano, 1919. La Prima Guerra Mondiale è da poco terminata, ma l’Italia è pronta a risorgere. Tra le sue strade ferve un’energia nuova, un desiderio di rinascita che si traduce anche in forme d’arte raffinate e preziose. È in questo clima che un giovane apprendista orafo, Mario Buccellati, decide di aprire la sua bottega nel cuore del capoluogo lombardo. Oggi, 110 anni dopo, quel piccolo laboratorio è diventato un colosso della gioielleria internazionale e il nome Buccellati è diventato sinonimo di eleganza senza tempo, di maestria artigianale e di passione per la bellezza. Da allora, tre generazioni di orafi si sono succedute alla guida della maison, portando avanti con dedizione la tradizione e al contempo innovandola con un tocco contemporaneo. I gioielli Buccellati sono vere e proprie opere d’arte, frutto di un lavoro minuzioso e di una ricerca estetica costante: per questo Venezia, con la sua atmosfera magica e il suo patrimonio artistico senza tempo, è il luogo ideale per celebrare la storia della maison Buccellati. Ecco allora che dal 18 aprile al 18 giugno 2024, negli spazi delle Officine 800 sull’isola della Giudecca, si può ammirare “The Prince of Goldsmiths, Rediscovering the Classics”, la prima retrospettiva sulla maestria orafa che ha reso il marchio riconosciuto a livello mondiale. La mostra offre un percorso immersivo che attraversa le generazioni della famiglia Buccellati, mettendo al centro i capisaldi dell’archivio del brand. Dai capolavori in oro e pietre preziose, che scintillano come stelle nella notte veneziana, alle raffinate creazioni in argento, che raccontano storie di eleganza e raffinatezza del Novecento, ogni pezzo è un’opera d’arte unica che cattura l’attenzione e suscita emozioni.
L’evoluzione dello stile tra tradizione e innovazione
La mostra si snoda in quattro aree distinte, ognuna delle quali dedicata a un aspetto fondamentale della storia di Buccellati. La prima sezione presenta una serie di farfalle, simbolo iconico della maison, realizzate dalle tre generazioni di orafi che si sono succedute alla guida dell’azienda. Attraverso queste delicate creazioni, i visitatori possono ammirare l’evoluzione dello stile Buccellati, che nel corso degli anni ha saputo coniugare sapientemente tradizione e innovazione. Dalle prime farfalle in stile Art Nouveau, caratterizzate da linee morbide e sinuose, si arriva alle farfalle contemporanee, più geometriche e rigorose, che riflettono l’influenza delle nuove tendenze del design.
L’argento e la natura, un connubio perfetto
La seconda area della mostra è dedicata alle raffinate creazioni in argento che hanno fatto la fortuna di Buccellati nel Novecento. Borsette da sera finemente decorate, porta sigarette dal design elegante e scatole da fumo impreziosite da motivi floreali: ogni oggetto racconta una storia di maestria artigianale e di amore per la bellezza. Le tecniche di cesello e sbalzo, applicate con sapiente perizia dagli orafi Buccellati, donano vita a creazioni uniche che, grazie alle installazioni visual di Balich Wonder Studio sembrano quasi danzare nello spazio, catturando la luce e riflettendola in mille sfumature.
Tecniche distintive e capolavori: l’eccellenza orafa Buccellati
La terza sezione della mostra mette in luce le tecniche distintive della maison, come la “millefili” e la “ricciolo”, applicate a capolavori in oro e impreziosite da arte e pietre preziose. Ogni pezzo della “The Gallery of the Icons” è un’opera d’arte unica, frutto della passione e della dedizione degli orafi Buccellati. Qui le creazioni del ‘900 si confondono con le nuove collezioni, dimostrando come la tradizione possa ispirare innovazione e creatività contemporanee. “Ripercorrere i classici significa reinterpretare forme millenarie con uno sguardo attuale“, sottolinea Andrea Buccellati, presidente onorario e direttore creativo della Maison, evidenziando l’obiettivo dell’esposizione di connettere eredità e futuro.
Il rapporto con Gabriele d’Annunzio
Un’area speciale della mostra è dedicata poi al rapporto speciale che legava Mario Buccellati, il fondatore, al poeta Gabriele d’Annunzio. D’Annunzio fu infatti un mentore per lui, non solo dal punto di vista artistico ma anche umano: si influenzarono vicendevolmente e Mario Buccellati creò numerosi pezzi per il poeta, tra cui una collana “ombelicale” per la celebre Marchesa Casati Stampa e i “cadeaux” che regalava ad Eleonora Duse e alle altre sue amanti. La loro amicizia e collaborazione segnarono profondamente lo stile di Buccellati, che si arricchì di elementi letterari e simbolici, ispirati al mondo poetico di D’Annunzio.
Un archivio prezioso
La mostra è stata realizzata grazie al lavoro certosino svolto sull’archivio storico della maison dalla curatrice Alba Cappellieri, che conserva i registri di tutti i pezzi realizzati nel corso degli anni. Un patrimonio inestimabile che permette di ripercorrere la storia di Buccellati e di apprezzare la sua straordinaria produzione. Attraverso disegni, fotografie e documenti d’epoca, i visitatori possono scoprire l’evoluzione dello stile Buccellati e i segreti delle sue tecniche orafe. E in questa mostra, passato e presente si fondono armoniosamente, dimostrando che l’arte e l’eleganza non conoscono limiti di tempo.