“Il disprezzo dell’ordine mondiale e del diritto internazionale ci riportano indietro di 80 anni. Il 2023 è stato un anno terribile per i diritti umani”. Lo ha detto Alba Bonetti, presidente di Amnesty International Italia, presentando a Roma, alla sede della Stampa estera a Palazzo Grazioli, il report annuale che fotografa la situazione dei diritti umani in 155 Stati al 31 dicembre 2023. All’evento erano presenti anche Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia, Anneliese Baldaccini, direttrice dell’Ufficio Lobby e Policy di Amnesty International Italia, e Ilaria Masinara, direttrice delle campagne. Nel report si mettono in evidenza alcune delle situazioni più critiche nel panorama internazionale, a partire dal contesto mediorientale dove, dichiara Bonetti, a seguito dei “terribili attacchi di Hamas e altri gruppi armati il 7 ottobre, le autorità israeliane hanno risposto con incessanti attacchi aerei su aree civili popolate” arrivando a sfollare “con la forza quasi 1,9 milioni di palestinesi nel 2023 e limitando illegalmente l’accesso agli aiuti umanitari”. La denuncia anche per quanto riguarda l’Italia: “Ci preoccupa la politica di non rispetto di chi richiede asilo, dei migranti per il fatto che vengono rinnovati accordi con paesi che non li rispettano quali la Libia e la Tunisia e l’ultimo il patto Italia-Albania che prefigura molte violazioni dei diritti umani, quali detenzione arbitraria e non accesso alla richiesta d’asilo. Preoccupati che in molte regioni non è garantito il diritto all’aborto e in parlamento giace disegno di legge che vuole abrogare il reato di tortura. Pro vita possono svolgere attività di intimidazione più che supporto e consiglio”.