Il ticket della discordia per accedere a Venezia, la città-museo. È cominciato il conto alla rovescia per la sperimentazione di ingresso a pagamento che inizia il 25 aprile, con il dichiarato scopo di controllare i flussi turistici e salvaguardare il centro storico sommerso da ondate di visitatori pendolari, singoli e in gruppo. In realtà l’obiettivo, neppure troppo nascosto, è quello di far cassa, di compensare con una tassa iniziale di 5 euro al giorno le spese che Venezia sostiene per i servizi, a cominciare dai rifiuti.
Che l’obiettivo sia questo, lo ha ammesso anche l’assessore ai Tributi Michele Zuin. Se il turismo non fosse tassato? “Sparirebbero 36 milioni dal bilancio solo da imposta di soggiorno e non saprei dove guardare. Ma una parte di quei soldi la reinvestiamo a favore dei cittadini abbassando la tassa sui rifiuti, mentre dovrei far pagare ai cittadini 9 milioni in più. Le entrate da turismo devono andare in questo senso. Il contributo d’accesso, quando darà risorse, servirà ad abbassare il carico fiscale sui cittadini”.
Questa la giustificazione economica, che però è stata contestata dalla ministra del Turismo, Daniela Santanchè: “Con l’aumento delle tasse non si risolvono i problemi. Il ticket di ingresso non è la mia visione. Bisogna rivedere la tassa di soggiorno, se ne sta occupando il Parlamento. Ma deve essere una tassa di scopo: i soldi introitati dovrebbero servirà alle comunità, ma anche ai player del turismo”.
Si manifestano già le contestazioni. Si sono dati appuntamento alle 10.30 a piazzale Roma alcuni gruppi anti-ticket. Si tratta di Associazione sociale per la casa, Tutta la città insieme, Forum per Mestre e Venezia, con l’adesione di No Grandi Navi, Danni da Movida e Waterfront. Forniranno anche indicazioni per aggirare il regolamento comunale e violare l’obbligo di ticket. Tra i motivi del contrasto anche una asserita incostituzionalità del provvedimento.
Sarà una giornata campale quella che vigili e personale del Comune si preparano ad affrontare il 25 aprile. Dovranno vedersela con i turisti, chiedere l’esibizione del ticket, decidere come comportarsi in caso di rifiuto e dovranno rodare una macchina complessa. Una specie di giungla di deroghe e di obblighi. Vediamo quali.
LO SCOPO. Il ticket di accesso è reso possibile dalla legge di Bilancio del 2019, che è stata aggiornata nel 2021. L’obiettivo: “Definire un nuovo sistema di gestione dei flussi turistici e disincentivare il turismo giornaliero a Venezia in alcuni periodi, in linea con la delicatezza e unicità della Città”. Per il 2024 non è prevista una soglia giornaliera di presenze.
IL CALENDARIO. Nel 2024 il contributo sarà richiesto solo per 29 giorni, più precisamente il 25, 26, 27, 28, 29 e 30 aprile; 1, 2, 3, 4, 5, 11, 12, 18, 19, 25 e 26 maggio; 8, 9, 15, 16, 22, 23, 29 e 30 giugno; 6, 7, 13 e 14 luglio.
ORARIO. Il contributo non si applica dalle 16 alle 8.30 del giorno successivo e non è necessaria la registrazione.
IL TRIBUTO. L’importo per il 2024 sarà di 5 euro giornalieri e non sono previste riduzioni. Non vi sarà neppure l’individuazione di una soglia di presenze oltre la quale applicare una maggiorazione del contributo di accesso (se ne parlerà in futuro).
LE AREE. Il contributo sarà applicato solo alla Città antica e non alla terraferma di Venezia, Tronchetto, Stazione Marittima, alle isole minori (in via sperimentale per il 2024) tra cui il Lido di Venezia (compreso Alberoni e Malamocco), Pellestrina, Murano, Burano, Torcello, Sant’Erasmo, Mazzorbo, Mazzorbetto, Vignole, S. Andrea, la Certosa, San Servolo, S. Clemente, Poveglia. Sono esenti anche le aree di Piazzale Roma, Fondamenta Santa Chiara, Fondamenta Santa Lucia e area di San Giobbe.
RISCOSSIONE. Il sistema ha al suo centro una piattaforma multicanale e multilingue, realizzata da Venis Spa. La riscossione avverrà direttamente dal Comune di Venezia, soprattutto attraverso una app accedendo alla quale si potrà ottenere il titolo (QR Code) da esibire in caso di controlli. Il titolo attesta il pagamento del contributo o la condizione di esclusione/esenzione e andrà sempre conservato con sé.
SANZIONI. Da 50 a 300 euro per sanzione amministrativa (più 10 euro del contributo di accesso).
CHI DEVE PAGARE. Il contributo di accesso dovrà essere corrisposto da ogni persona fisica, di età superiore ai 14 anni, che acceda alla Città antica del Comune di Venezia, salvo che non rientri nelle categorie di esclusioni ed esenzioni. In linea generale, il contributo sarà richiesto ai visitatori giornalieri che non soggiornano in strutture poste nel Comune di Venezia.
CHI NON DEVE PAGARE. Non dovranno pagare i residenti nel Comune di Venezia, i lavoratori (dipendenti o autonomi), anche pendolari, gli studenti di qualsiasi grado e ordine di scuole e università che hanno sede nella Città antica o nelle Isole minori, i soggetti e i componenti dei nuclei familiari di chi risulta aver pagato l’Imu nel Comune di Venezia. Per i residenti e i nati in comune di Venezia non è necessario acquisire alcun voucher di esenzione, basta un documento.
CHI SARÀ ESENTATO. Sono esentati (anche devono registrarsi sul portale) tutti coloro che soggiornano in strutture ricettive situate all’interno del territorio comunale (turisti pernottanti), i residenti nella Regione Veneto, i bambini fino ai 14 anni di età, chi ha necessità di cure, chi partecipa a competizioni sportive, forze dell’ordine in servizio, il coniuge, il convivente, i parenti o affini fino al 3° grado di residenti nelle aree in cui vale il Contributo di accesso. Ci sono poi ulteriori esenzioni previste nel regolamento. I possessori della Carta Europea della Disabilità (Disability Card) con accompagnatore possono fruire dell’esenzione esibendo la carta, senza necessità di registrazione nel portale, e il personale appartenente alle Forze Armate e alle Forze dell’Ordine (compreso il personale dei Vigili del Fuoco) esibendo la tessera di servizio.
PROPRIETARI DI IMMOBILI. I proprietari di immobili non residenti (e i familiari) devono acquisire il solo voucher di esenzione, valido finché restano proprietari e da rinnovarsi ogni anno.
TURISTI IN ALBERGO. Devono esibire a richiesta il QR-code ricevuto dalla struttura recettiva o acquisirlo dalla piattaforma dedicata.
GRUPPI ORGANIZZATI. Previsto un QR-code di gruppo unico, intestato al capo gruppo, senza nominativi singoli, purché si muovano congiuntamente.
VISITE AGLI AMICI. Chi va a far visita ad amici a Venezia non deve pagare, ma l’amico veneziano deve attivare il voucher di esenzione.
LAVORATORI. I lavoratori (dipendenti e autonomi) sono esenti e possono acquisire un voucher continuativo; per necessità di accesso occasionale devono registrarsi e non pagano (ma a richiesta dovranno esibire documenti che attestano il diritto).
ACCESSI ALLA CITTÀ. Saranno istituiti dei varchi fisici ai principali punti di accesso alla città, distinti da varchi prioritari per residenti e lavoratori. Steward del Comune verificheranno il Qr code dei visitatori e saranno a disposizione per aiutare chi ne fosse sprovvisto a scaricare il titolo di accesso, pagando il contributo. Oltre i varchi, se viene trovato qualcuno sprovvisto del contributo di accesso, sarà multato dai verificatori che effettueranno controlli a campione.
SENZA INTERNET. Chi non ha accesso internet può pagare a piazzale Roma e nella stazione di Santa Lucia.
SI PAGA PER FUNERALE E MATRIMONIO. Chi non ha diritto a esenzioni e va a Venezia per un funerale o un matrimonio deve pagare (se non esente).