Il corpo senza vita, coperto da un lenzuolo e un asciugamano, è stato trovato nella sua casa nel quartiere di Boca da Mata de Valeria a Bahia, in Brasile
Un evento scioccante ha scosso la comunità di Salvador, nello stato di Bahia, in Brasile, dove una donna di 58 anni, Sandra Maria dos Santos Carvalho, è stata brutalmente assassinata con multiple coltellate e successivamente mutilata in quello che appare essere un rituale di “magia nera”. Il corpo senza vita, coperto da un lenzuolo e un asciugamano, è stato trovato nella sua casa nel quartiere di Boca da Mata de Valeria.
Il figlio della vittima, José Natan Carvalho, è stato arrestato poco dopo la macabra scoperta avvenuta sabato, grazie alla segnalazione di un cugino di José Natan. Attratto dal forte odore proveniente dall’abitazione dove madre e figlio risiedevano, ha subito allertato le autorità. Le indagini della polizia hanno indicato che il corpo aveva iniziato a decomporsi, suggerendo che l’assassinio fosse avvenuto diversi giorni prima del ritrovamento.
Durante l’udienza in tribunale, José Natan ha confessato di aver “tagliato il collo e la mano di sua madre con un coltello“. Secondo quanto riferito, il giovane di 21 anni intendeva utilizzare le dita mozzate della madre per prelevare dal suo conto bancario utilizzando la tecnologia di identificazione biometrica degli sportelli bancomat locali. Il giudice Leandro Florencio Rocha de Araujo ha condiviso con i media brasiliani dettagli sconcertanti sul caso, rivelando che José Natan ha descritto l’omicidio come parte di un “rituale di magia nera”, motivato dal fatto che la madre aveva precedentemente eseguito un rituale simile contro di lui. “Ha ammesso di aver tagliato il collo della madre con un coltello e poi di averle amputato la mano per accedere ai soldi nel suo conto bancario” ha dichiarato il giudice.
Il caso ha suscitato una vasta attenzione e ora è sotto indagine da parte del Dipartimento di Omicidi e Protezione Personale (DHPP) di Salvador. Le indagini sono supportate anche dalla Rete di Assistenza Sanitaria (RAS) e dalla Rete di Assistenza Psicosociale (RAPS), evidenziando la complessità e la gravità del caso che ha profondamente turbato la comunità locale e sollevato questioni urgenti riguardo la sicurezza e il benessere psicosociale nella regione.