Roberto Salis ribadisce il fatto che sua figlia Ilaria, la maestra elementare detenuta in Ungheria con l’accusa di aver aggredito dei manifestanti di ultradestra, “è stata arrestata il giorno dopo” gli assalti “mentre era in taxi mentre era in taxi, quindi senza la flagranza di reato”. Il giorno dopo “c’è stato un assalto a parti invertite”, per i quali dei neonazisti “sono stati arrestati sul momento e poi rilasciati dopo due giorni. Questa è un’altra delle motivazioni che spiega perché il processo è un processo politico. Quindi, chi lo definisce un “caso politicizzato” non fa altro che ribattere l’ovvio”.