Cinema

C’è ancora domani sbarca in Inghilterra, Paola Cortellesi intervistata dalla Bbc: “I giovani devono rendersi conto che i loro diritti non sono scontati”

In vista dell’uscita in Gran Bretagna e Irlanda, la comica, attrice e regista è stata intervistata dal canale della tv pubblica inglese

di Davide Turrini
C’è ancora domani sbarca in Inghilterra, Paola Cortellesi intervistata dalla Bbc: “I giovani devono rendersi conto che i loro diritti non sono scontati”

“Il film che ha battuto Barbie in Italia”. Perfino la BBC si è occupata di C’è ancora domani, il film di Paola Cortellesi, campione d’incassi in Italia nella stagione 2023-24. In vista dell’uscita in Gran Bretagna e Irlanda, la comica, attrice e regista è stata intervistata dal canale della tv pubblica inglese. “Nessuno avrebbe mai potuto prevedere l’ondata di partecipazione e di affetto del pubblico per questo film”, ha spiegato Cortellesi riferendosi ai record battuti in Italia scavalcando Barbie e Oppenheimer, sbancando il box office e piazzandosi quinto tra i film che hanno incassato (non tra i più visti dove risulta oltre il 70esimo posto, ndr) di più nella storia del cinema italiano.

Cortellesi ha spiegato che la sua mini epopea di emancipazione della donna dal possesso/dominio dell’uomo, ambientata nella Roma del 1946, alla vigilia del primo straripante voto elettorale concesso alle donne, è nata grazie alla figlia di 11 anni, sua “musa ispiratrice” del film, e che C’è ancora domani potrebbe essere descritto come “una storia d’amore madre-figlia“: “L’intero progetto è nato perché le stavo leggendo un libro sui diritti delle donne e mia figlia non riusciva a credere che esistesse un tempo in cui i nostri diritti non erano sanciti dalla legge. Quindi mi è venuto in mente che dovevamo parlare alle generazioni più giovani che devono rendersi conto che i loro diritti non sono scontati. Solo perché raggiungiamo qualcosa, non significa che rimarrà lì per sempre. Volevo, in un certo senso, iniziare a passare il testimone a una generazione più giovane”.

E ancora: “Volevo fare un film contemporaneo ambientato nel passato per confrontare ciò che è cambiato e ciò che è rimasto uguale. Forse ora, come donne, abbiamo alcuni diritti e tutele, ma ciò che non è cambiato nella società è questa mentalità che distorce l’amore e lo trasforma in possesso. Ecco perché abbiamo bisogno di una migliore educazione”.

C’è ancora domani è uscito in Francia il 13 marzo scorso distribuito da un colosso come Universal (in Italia, il distributore è Vision ndr) e nel primo weekend di programmazione era improvvisamente diventato un caso con il secondo posto in classifica dietro a Dune 2, poi il passaparola non deve aver funzionato granchè perché in quindici-venti giorni è uscito dalla top ten, finendo dopo un mese attorno al 20esimo posto. Non è andata molto bene nemmeno in Olanda, dove il film è uscito dopo una settimana dalla top ten ed ora si ritrova 15esimo superato anche da La Chimera di Alice Rohrwacher.

Infine in Germania dove dopo una ventina di giorni di programmazione C’è ancora domani ha raccolto 720mila euro superato, anzi doppiato, ad esempio anche solo da un film francese, per rimanere nel campo dei film al femminile, su Maria Montessori. Insomma, l’affermazione e il successo di C’è ancora domani oltre i confini italiani è ancora tutta da scrivere a partire dai risultati al box office inglese e a quello australiano (novembre 2024). In attesa di una distribuzione statunitense che ancora non c’è.

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