La notizia del peggioramento delle condizioni di re Carlo III, era nell’aria da giovedì sera, quando i media australiani avevano iniziato ad alzare i telefoni digitando il prefisso inglese per capire cosa stesse accadendo a casa Windsor
Se muove foglia, soffia vento, così recita il detto popolare, ma quello che si sta abbattendo sul palazzo reale inglese è un uragano. E come al solito, come accade dall’inizio di quest’anno nefasto, la corona è ancora costretta ad inseguire. La notizia del peggioramento delle condizioni di re Carlo III, era nell’aria da giovedì sera, quando i media australiani avevano iniziato ad alzare i telefoni digitando il prefisso inglese per capire cosa stesse accadendo a casa Windsor. Puntuale, all’alba di venerdì, il sito di gossip Daily Beast ha guadagnato l’attenzione dei giornali on line di tutto il mondo lanciando la sua notizia “bomba”: “Le condizioni del re britannico si sono aggravate e i piani per il suo funerale vengono aggiornati costantemente”, perchè nulla resti all’improvvisazione.
Dall’America, come in un vecchio telefono senza fili, l’altro sito molto preparato sui gossip reali, ovvero TMZ, ha rilanciato sulla scia di quanto ormai di dominio pubblico mettendoci del suo: “La battaglia contro il cancro del re non sta dando i risultati sperati”, ha scritto. Insomma, tutti convergono su un punto: nonostante l’anziano sovrano ci abbia messo la faccia e abbia cercato in tutti i modi di mostrarsi forte e battagliero, le sue condizioni sarebbero deteriorate sempre di più, le terapie contro il cancro si sarebbero rivelate insufficienti e poco incisive e la sua dipartita, plausibilmente, sempre più prossima.Il palazzo che finora aveva gestito la vicenda del Re molto meglio di quanto Kensington Palace avesse fatto con Kate Middleton, questa volta è dovuto intervenire con prontezza. In fondo, qui non si tratta di una figura che salirà al trono un domani, ma di colui che deve tenere le redini salde in mano, oggi.
Con un comunicato stampa ufficiale, Buckingham Palace ha messo mano alla vicenda e tentato di zittire il fiume in piena partito nella mattinata: “Sua maestà il re a breve farà ritorno sulla scena pubblica portando a termine i suoi impegni dopo un periodo di assenza nel quale si è sottoposto ai trattamenti e al necessario recupero dopo la recente diagnosi di cancro”. Carlo III, ricoverato in ospedale a Londra insieme a Kate Middleton, lo scorso gennaio non aveva fatto mistero della ragioni che lo avevano portato alla London Clinic, parlando apertamente di un intervento di adeguamento alla prostata ingrossata. Una volta dimesso dal nosocomio, però, sorprendendo tutti ha voluto ammettere che le cose si erano complicate e che a margine dell’operazione era stato rilevata la presenza di una forma tumorale, mai specificata.
Da quel momento, la sua costante presenza, almeno a palazzo, dove non ha mai smesso di incontrare il primo ministro Rishi Sunak e gli ambasciatori giunti in missione da ogni dove, aveva cercato di rassicurare i suoi sudditi sulle sue condizioni. Con enorme sforzo, dopo essere stato sostituito dalla moglie Camilla in diverse occasioni pubbliche, il Re si è mostrato sorridente, sebbene smagrito ed affaticato, anche alla messa di pasqua dove ha salutato la piccola folla autorizzata ad avvicinarlo per incoraggiare.
La verità è che le sue condizioni, per assurdo, sono sempre passate in secondo piano dopo lo tsunami generato dai pasticci comunicativi dello staff degli eredi al trono che hanno monopolizzato l’attenzione di tutti sulla questione “Kate Middleton”. Il Re è stato quasi derubricato fino ad oggi, quando una voce impazzita ha ricordato a tutti che nulla è scontato e che anche la sua battaglia contro il cancro è un’incognita sul futuro della monarchia. Ecco perchè il suo staff della comunicazione ha probabilmente ritenuto di dover dare delle spiegazioni, sebbene in maniera del tutto indiretta. Martedì prossimo Carlo III e Camilla andranno a visitare un centro di cura del cancro dove incorreranno malati e medici, da qui ripartirà la sua agenda pubblica. Seguirà un impegno più formale con l’arrivo, in giugno, dell’imperatore del Giappone accompagnato dall’imperatrice in vista di stato nel Regno Unito. Il tutto mentre, vale la pena ricordarlo, sta per arrivare il primo, travagliassimo anniversario, dell’incoronazione del re più anziano e dal regno tra i più tribolati della storia recente.