“Il fascismo demonologico era un’arma di esclusione di massa, si traduceva nella moltiplicazione di etichette attaccate a una persona o a un gruppo culturale, e l’arbitro esclusivo era il Pci. Nelle scorse ore abbiamo assistito a un remake dell’operazione etichettatura“. È il ragionamento che il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, ha fatto alla conferenza programmatica di Fratelli d’Italia. Parlando dal palco ha espresso il timore, un vecchio adagio della destra, di essere esclusi anche in ambito europeo. “Attenzione questa dinamica di etichettatura può riproporsi con i termini sovranista e populista e giocando sulla categoria stato di diritto: un automatismo analogo per cui sei sovranista o populista, non hai titolo neanche per partecipare al consesso europeo”.
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