Più grafici, colori e risorse audio-video per assistere le persone con Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) nei percorsi di formazione lavorativa e non solo durante l’età scolastica. Si tratta di “In-Linea”, la proposta vincitrice del primo Hackathon in Italia sulla formazione continua organizzato da Enzima12, la venture builder operante nei settori dei servizi per la formazione e per il lavoro. L’idea è stata lanciata da un gruppo di studenti e lavoratori tra i 21 e i 26 anni composto da Anna Romanini, Beatrice Lai, Filippo Murgia e Gaia Leuzzi.
In-Linea è un plug-in per Learning Management System (LMS) volto a rielaborare i contenuti formativi e renderli più accessibili a tutti: “In un mondo aziendale in continua evoluzione, è essenziale garantire che il trasferimento di conoscenze avvenga in modo efficace e soprattutto inclusivo” – spiegano gli ideatori della proposta a ilfattoquotidiano.it. Da qui il nome dell’iniziativa, per rendere l’idea di “allinearsi”, di “stare sulla stessa linea d’onda”. In altre parole, l’idea dietro al progetto è di riprendere le informazioni e le risorse messe a disposizione da LMS, datori di lavoro o corsi di formazione e renderle accessibili ai neuro divergenti attraverso lo studio di varie modalità di apprendimento, come percorsi grafici, risorse audio-video coinvolgenti, uso di font e colori specifici oppure rielaborazione di testi e di informazioni.
Il primo Hackathon organizzato in Italia, e vinto dal progetto In-Linea, è stato aperto a studenti, startupper e giovani professionisti con l’obiettivo di progettare un sistema che fosse in grado di rispondere a diverse sfide. Tra queste, aumentare la consapevolezza sull’importanza del lifelong learning, ovvero della formazione continua, consentire la valorizzazione delle competenze per percorsi coerenti e personalizzati e garantire l’inclusività degli ecosistemi dedicati all’apprendimento continuo. Proprio quest’ultima sfida è quella su cui hanno deciso di concentrarsi i vincitori: “Siamo partiti da qualcosa di già esistente, ovvero le piattaforme di LMS, per poi sfruttare a nostro vantaggio l’analisi di mercato” – chiariscono i giovani. “In questa fase ci siamo resi conto che il vero problema era la mancata inclusività di queste piattaforme e abbiamo così ideato una soluzione che potesse ovviare a tale problema”. “Abbiamo deciso di studiare In-Linea come un layer applicativo” – continuano – “ovvero un filtro da applicare alle informazioni e alle risorse di formazione già esistenti che crediamo debbano essere fondamentali e necessarie nel mondo del lavoro, in modo che non siano accessibili solo ai neuro tipici”.
Il problema, secondo i giovani vincitori, è che la dislessia, così come altre neuro divergenze, vengono prese in considerazione soltanto durante il periodo scolastico. Per questo l’obiettivo che si pongono è di rendere il lifelong learning inclusivo anche oltre l’età scolastica, visto che le neuro divergenze impattano sull’intera vita dell’individuo. “Tradizionalmente si è abituati a pensare a percorsi di formazione che partono con la scuola e culminano con l’università, ma in un mondo in continua evoluzione, in cui sono richieste sempre più competenze, questa idea è ormai desueta e la formazione non ha più una data di fine” spiega Fabrizio Gallante, CEO e MP di Enzima12. Al momento in Italia i disturbi specifici dell’apprendimento riguardano circa 3 milioni di persone.
In-Linea ha vinto, oltre ad un premio economico, la possibilità di accedere a un percorso di selezione per accelerazione con 12Venture, Startup Studio Ed Tech di Enzima12. In tutto i progetti che hanno preso parte all’Hackathon e alla sfida della formazione continua sono stati 10, tra questi “LiteAI”, un gioco educativo per bambini AI-integrated per il self-learning fin dalla tenera età; “Bridgeability”, una piattaforma HR per categorie protette che connette i talenti alle opportunità professionali e a corsi di formazione accessibili; infine “Ability Hikers”, ovvero competenze da portare all’interno di contesti organizzativi per vivere esperienze formative potenzianti ed evolutive.
Diritti
La dislessia non finisce con la scuola: l’idea di quattro under 30 per assistere le persone con DSA anche nella formazione lavorativa
Più grafici, colori e risorse audio-video per assistere le persone con Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) nei percorsi di formazione lavorativa e non solo durante l’età scolastica. Si tratta di “In-Linea”, la proposta vincitrice del primo Hackathon in Italia sulla formazione continua organizzato da Enzima12, la venture builder operante nei settori dei servizi per la formazione e per il lavoro. L’idea è stata lanciata da un gruppo di studenti e lavoratori tra i 21 e i 26 anni composto da Anna Romanini, Beatrice Lai, Filippo Murgia e Gaia Leuzzi.
In-Linea è un plug-in per Learning Management System (LMS) volto a rielaborare i contenuti formativi e renderli più accessibili a tutti: “In un mondo aziendale in continua evoluzione, è essenziale garantire che il trasferimento di conoscenze avvenga in modo efficace e soprattutto inclusivo” – spiegano gli ideatori della proposta a ilfattoquotidiano.it. Da qui il nome dell’iniziativa, per rendere l’idea di “allinearsi”, di “stare sulla stessa linea d’onda”. In altre parole, l’idea dietro al progetto è di riprendere le informazioni e le risorse messe a disposizione da LMS, datori di lavoro o corsi di formazione e renderle accessibili ai neuro divergenti attraverso lo studio di varie modalità di apprendimento, come percorsi grafici, risorse audio-video coinvolgenti, uso di font e colori specifici oppure rielaborazione di testi e di informazioni.
Il primo Hackathon organizzato in Italia, e vinto dal progetto In-Linea, è stato aperto a studenti, startupper e giovani professionisti con l’obiettivo di progettare un sistema che fosse in grado di rispondere a diverse sfide. Tra queste, aumentare la consapevolezza sull’importanza del lifelong learning, ovvero della formazione continua, consentire la valorizzazione delle competenze per percorsi coerenti e personalizzati e garantire l’inclusività degli ecosistemi dedicati all’apprendimento continuo. Proprio quest’ultima sfida è quella su cui hanno deciso di concentrarsi i vincitori: “Siamo partiti da qualcosa di già esistente, ovvero le piattaforme di LMS, per poi sfruttare a nostro vantaggio l’analisi di mercato” – chiariscono i giovani. “In questa fase ci siamo resi conto che il vero problema era la mancata inclusività di queste piattaforme e abbiamo così ideato una soluzione che potesse ovviare a tale problema”. “Abbiamo deciso di studiare In-Linea come un layer applicativo” – continuano – “ovvero un filtro da applicare alle informazioni e alle risorse di formazione già esistenti che crediamo debbano essere fondamentali e necessarie nel mondo del lavoro, in modo che non siano accessibili solo ai neuro tipici”.
Il problema, secondo i giovani vincitori, è che la dislessia, così come altre neuro divergenze, vengono prese in considerazione soltanto durante il periodo scolastico. Per questo l’obiettivo che si pongono è di rendere il lifelong learning inclusivo anche oltre l’età scolastica, visto che le neuro divergenze impattano sull’intera vita dell’individuo. “Tradizionalmente si è abituati a pensare a percorsi di formazione che partono con la scuola e culminano con l’università, ma in un mondo in continua evoluzione, in cui sono richieste sempre più competenze, questa idea è ormai desueta e la formazione non ha più una data di fine” spiega Fabrizio Gallante, CEO e MP di Enzima12. Al momento in Italia i disturbi specifici dell’apprendimento riguardano circa 3 milioni di persone.
In-Linea ha vinto, oltre ad un premio economico, la possibilità di accedere a un percorso di selezione per accelerazione con 12Venture, Startup Studio Ed Tech di Enzima12. In tutto i progetti che hanno preso parte all’Hackathon e alla sfida della formazione continua sono stati 10, tra questi “LiteAI”, un gioco educativo per bambini AI-integrated per il self-learning fin dalla tenera età; “Bridgeability”, una piattaforma HR per categorie protette che connette i talenti alle opportunità professionali e a corsi di formazione accessibili; infine “Ability Hikers”, ovvero competenze da portare all’interno di contesti organizzativi per vivere esperienze formative potenzianti ed evolutive.
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Roma, 18 feb. (Adnkronos) - Martedì 25 alle ore 15.30 si svolgeranno le commemorazioni dell'Ambasciatore Attanasio e del carabiniere Iacovacci. Poi il primo punto all'ordine del giorno è la mozione di sfiducia a Daniela Santanchè.
(Adnkronos) - La sede opportuna, ha sottolineato Ciriani, "è il Copasir che è un organo del Parlamento e non del governo, ed è presieduto da un componente delle opposizioni. E' quella la sede in cui il governo fornisce tutte le informazioni del caso: oggi è stato audito Valensise, la settimana scorsa Caravelli e la prossima settimana sarà audito Frattasi. Da parte del governo non c'è alcun volontà di non dare informazioni, ma di darle nelle sedi opportune".
E anche sulla richiesta delle opposizioni di sapere se Paragon sia stato utilizzato dalla polizia penitenziaria, Ciriani ribadisce che saranno date "riposte nelle sedi opportune. C'e' un luogo in cui dare risposte e un altro luogo in cui non si possono dare, ma questo è la legge a disporlo, non è il governo". Infine viste le proteste dei gruppi più piccoli che non sono rappresentati nel Copasir, Ciriani ha ricordato che "è la legge che lo prevede, non dipende dal governo".
Roma, 18 feb. (Adnkronos) - Martedì 25 al mattino si terrà discussione generale sulla mozione di sfiducia al ministro Carlo Nordio. Lo ha stabilito la conferenza dei capigruppo della Camera.
Roma, 18 feb. (Adnkronos) - La conferenza dei capigruppo ha stabilito che domani dalle 18 votazione si svolgerà la chiama per la fiducia sul dl Milleproroghe. Le dichiarazioni di voto inizieranno alle 16 e 20. Il voto finale sul provvedimento è previsto per giovedì.
Roma, 18 feb. (Adnkronos) - Le opposizioni protestano con il governo e con il presidente della Camera Lorenzo Fontana sulla mancata interrogazione al question time sul caso Paragon. "Il governo si sottrae al confronto con il Parlamento. Siamo totalmente insoddisfatti sulle motivazioni apportate dal ministro Ciriani" che ha ribadito come il governo ritenga "non divulgabili" le informazioni sul caso, ha detto la presidente dei deputati Pd, Chiara Braga, al termine della capigruppo a Montecitorio. "E abbiamo chiesto anche al presidente Fontana di rivalutare la sua scelta".
"Il governo ha avuto l'atteggiamento di chi è stato preso con le mani nella marmellata: tutti hanno parlato, ma ora che abbiamo chiesto se lo spyware fosse utilizzato dalla polizia penitenziaria scatta il segreto...", osserva il capogruppo di Iv, Davide Faraone. Per Riccardo Magi di Più Europa si tratta "di un altro colpo alle prerogative del Parlamento. Si toglie forza a uno dei pochissimi strumenti che si hanno per ottenere risposte dal governo".
Roma, 18 (Adnkronos) - "Si tratta di informazioni non divulgabili" e come tali "possono essere divulgate solo nelle sedi opportune" come il Copasir. Lo ha detto il ministro Luca Ciriani al termine della capigruppo alla Camera a proposito delle interrogazioni al governo da parte delle opposizioni sul caso Paragon. "Da parte del governo non c'è alcun volontà di non dare informazioni, ma di darle nelle sedi opportune".
Milano, 18 feb. (Adnkronos) - "Sono molto sollevato per la decisione del giudice Iannelli che ha escluso la richiesta di arresti domiciliari a mio carico. Ciò mi permette di proseguire il mio lavoro di architetto e anche di portare a termine l’incarico di presidente di Triennale e di docente del Politecnico di Milano". Lo afferma Stefano Boeri dopo la decisione del gip di Milano che ha disposto un'interdittiva che gli vieta per un anno di far parte di commissioni giudicatrici per procedure di affidamento di contratti pubblici.
L'archistar è indagato insieme a Cino Paolo Zucchi e Pier Paolo Tamburelli per turbativa d'asta nell'inchiesta per la realizzazione della Beic, la Biblioteca Europea di Informazione e Cultura. "Ribadisco la mia piena fiducia nel lavoro della magistratura e non vedo l’ora di poter chiarire ulteriormente la mia posizione. Non nascondo però la mia inquietudine per tutto quello che ho subito in queste settimane e per i danni irreversibili generati alla mia vita privata e professionale" conclude Boeri in una nota.