La conduttrice risponde a tono durante la puntata del suo talk
Una Serena Bortone così infuriata non si vedeva da un pezzo in tv. Una settimana esatta dopo il “caso Scurati”, la conduttrice ha voluto dedicare la puntata di ieri di “Che Sarà” al confronto sul 25 aprile, sulla Festa della Liberazione e sul tema della censura. Tra gli ospiti della puntata c’erano tra gli altri lo scrittore Nicola Lagioia e Massimo Magliaro, presidente della Fondazione Almirante ed ex braccio destro dello storico leader del Msi, nonché ex vicedirettore del Tg1, protagonisti di uno scontro che ha fatto letteralmente sbottare la giornalista.
LO SCONTRO TRA LAGIOIA E MAGLIARO – Ad accendere la discussione è stato Nicola Lagioia, intellettuale ed ex direttore del Salone del libro di Torino, protagonista poi di un interessante monologo sul tema della censura. Prima però, nel corso del dibattito ha detto senza mezze misure: “Sono le idee che si contestano, non le persone. Non è un reato dirsi fascisti, non è un reato e neanche dirsi nazisti. Ma possiamo dire che sono idee di merda? Possiamo dirlo. Non le persone, le idee”. Una sferzata contro Massimo Magliaro, protagonista pochi giorni fa di un altro scontro, a DiMartedì su La7, con l’attore Ascanio Celestini, che gli ha dato del fascista: “Lo sono e allora? Con questo cosa vuole fare? Che chiama i carabinieri?”, ha replicato Magliaro. Che ieri sera, rispondendo a Lagioia, ha detto: “Ma io sono ferocemente non nazista e antinazista. Il fascismo è una cosa, il nazismo è un’altra cosa, non c’entrano assolutamente nulla: il fascismo ha origini cristiane, il nazismo è pagano… Sono due cose totalmente diverse. La incultura politica li ha fatti diventare uguali, ma non lo sono affatto”.
FURIA SERENA BORTONE IN DIRETTA TV – A quel punto, Serena Bortone è letteralmente sbottata, con una reazione inaspettata diventata virale in pochi minuti sui social: “Scusatemi, ma adesso mi sto scocciando! Allora il delitto Matteotti è cristiano?”, ha urlato rivolgendosi ai suoi ospiti. Poi ha argomentato: “Siccome io sono cattolica, dire che il fascismo è cristiano vuole mettere dentro l’assioma che il delitto Matteotti sia cristiano. Non arrivo nemmeno alle leggi raziali perché è facile criticare… Facile per modo di dire, visto che è stata un’aberrazione assoluta. Però dobbiamo dire che l’inizio del fascismo si fonda sul delitto Matteotti. E il delitto Matteotti non potete dirmi che è qualcosa di cristiano. Sbaglio?”. No, non sbaglia.
LA GAFFE DI MAGLIARO – Ma anche un altro episodio avvenuto nel corso della puntata di Che Sarà è diventato virare su X, e non solo. Tra gli ospiti del programma del Bortone c’era anche il giornalista Federico Fubini, giornalista de Il Corriere della Sera e autore del libro L’oro e la patria. Nel dibattito tra lui e Magliaro, quest’ultimo ad un certo punto ha difeso il Duce, dicendo: “Da Mussolini appeso non cadde nemmeno una moneta… Non è una frase mia, è di Churchill”. Pronta la replica di Fubini: “No, mi spiace, è di Walter Chiari. La pronunciò nel 1975 dal palco di uno spettacolo a Genova”. Gelo in studio, poi risate. “Se i nuovi reggitori d’Italia subissero la stessa sorte, chissà cosa uscirebbe dalle tasche di lor signori”, disse l’attore, che aveva trascorsi giovanili nella Repubblica Sociale, difendendo l’onestà del duce e del regime fascista. Il libro di Fubine smentisce questa versione dei fatti, basandosi su dati e ricerche storiche.