Un impressionante monte di gratta e vinci perdenti, accumulato da un ex giocatore patologico, è stato trasformato in un simbolo visibile della lotta contro la ludopatia. In un atto di sensibilizzazione, migliaia di biglietti sono stati esposti sul suolo delle strade di Brescia durante un flash mob organizzato dalla cooperativa Gli Acrobati. L’iniziativa ha avuto luogo tra le bancarelle del mercato del sabato, attirando l’attenzione di molti passanti. Il protagonista di questa storia, Mario (nome di fantasia), ha speso 368mila euro in biglietti della lotteria senza mai registrare una vincita significativa. La sua drammatica esperienza è stata condivisa con Pietro Arrigoni, regista teatrale, a cui ha consegnato nove scatoloni pieni di gratta e vinci come testimonianza del suo fallimento. “Perché li ho conservati? Per ricordare a me stesso quanti soldi ho buttato via negli anni“, ha spiegato l’uomo, come riferisce il Corriere della Sera, evidenziando il peso di una dipendenza che ha segnato profondamente la sua vita.
Il flash mob ha rappresentato non solo un momento di denuncia della gravità della ludopatia ma anche un’opportunità per stimolare una maggiore consapevolezza pubblica su questo tema. Sara Rossi del Consorzio Acrobati ha sottolineato l’importanza di intercettare precocemente chi è invischiato nel gioco d’azzardo, specialmente considerando che molte delle persone affette da questa dipendenza cercano aiuto solo quando la situazione diventa insostenibile. L’evento si è svolto sotto lo sguardo curioso dei cittadini, con i biglietti sparsi a terra a formare un tappeto di cartoncini colorati che raccontavano una storia di speranza infranta. L’obiettivo era chiaro: mostrare quanto profondamente il gioco d’azzardo possa influenzare negativamente la vita delle persone e spingere chi è coinvolto a cercare supporto prima che sia troppo tardi.
Questa iniziativa locale fa parte di un più ampio progetto di sensibilizzazione contro la ludopatia, finanziato da Ats Brescia, che vede coinvolte varie cooperative sociali. Le attività includono incontri, workshop e altri eventi pubblici per educare e informare la comunità sui rischi legati al gioco d’azzardo patologico. Mario, con la sua storia e la sua decisione di donare i tagliandi, ha voluto offrire un contributo concreto a questa causa, sperando di ispirare altri nella sua situazione a cercare aiuto. “La vita vale la pena di essere vissuta, non ‘grattata’“, ha dichiarato durante la consegna dei biglietti, sottolineando la necessità di apprezzare ogni giorno al di fuori delle illusioni del gioco.