Nel salotto di “Verissimo“, l’ex ginnasta di fama internazionale Carlotta Ferlito ha aperto il suo cuore, raccontando la sua storia e le sfide che ha affrontato nel corso della sua vita, fino alla più difficile: la malattia della madre. Dalle Olimpiadi di Londra 2012 e Rio de Janeiro 2016, ai successi personali come la laurea con lode in Comunicazione, Media e Pubblicità presso l’Università Iulm di Milano, Ferlito ha parlato a Silvia Toffanin delle difficoltà superate e dei traguardi raggiunti. Ma ha deciso di affrontare anche i lati più oscuri della sua carriera sportiva, inclusi gli abusi e le umiliazioni che ha subito.
“Nessuna ragazzina dovrebbe essere presa a sberle, umiliata se chiede di andare in bagno, costretta a fare esercizi dove rischia l’osso del collo solo per punizione”, aveva detto Ferlito in un monologo a “Le Iene”. A “Verissimo”, Ferlito ha ribadito i suoi punti di vista, dicendo: “Non avevo la consapevolezza e il carattere per reagire alle umiliazioni degli allenatori. Parlo di abusi sia a livello fisico che psicologico. Mi dicevano: ‘Non vali niente’. Oppure: ‘Sei grassa come un maiale’. Ho sofferto di disturbi alimentari paradossalmente proprio di recente. In terapia ho scoperto che vengono fuori dopo. La denuncia? Non mi sono mai pentita perché qualcosa è migliorato anche grazie a quella. Io ho parlato con la convinzione che se provi a far sentire la tua voce, alla fine qualcuno ti ascolta. Questo sport non può e non deve essere più fatto di violenze psicologiche e fisiche”. La ginnasta ha quindi espresso il desiderio di decidere in modo autonomo sul proprio percorso di vita: “Voglio decidere come, quando e dove inizia e finisce la mia carriera, essere autonoma, anche scomoda se serve, non obbedire a nessuno. Io ogni giorno cerco di migliorare, proprio come facevo in passato da atleta, solo che oggi lo faccio da persona, da donna. E stavolta lo faccio da sola, senza nessuno che possa decidere per me cosa è giusto e cosa è sbagliato”.
Così, riflettendo sulla sua carriera sportiva, Ferlito ha ammesso di avere un rimpianto: “Una cosa che mi porto dietro, il mio scheletro nell’armadio, è non aver scelto io la fine della mia carriera. Quando smetti di allenarti tanto, inevitabilmente il tuo corpo cambia. I disturbi alimentari? Quando sono uscita da quelle quattro mura della palestra e mi confrontavo con il mondo esterno, mi sentivo sempre meno sicura. Da lì ho iniziato a non vedermi più, a non mangiare più. Mi sentivo amata e apprezzata solo quando facevo la ginnasta e andavo all’Olimpiade. C’è stato un periodo in cui non mangiavo proprio più. Poi l’ho scoperto in terapia: era come se la gente non mi volesse più bene”.
Nonostante i suoi successi sportivi e personali, Ferlito ha parlato della difficoltà di affrontare il declino della salute della madre Roberta, a cui nel 2022 è stata diagnosticata la SLA: “Mia mamma non sarà qui ancora per tanto”, ha spiegato l’ex ginnasta visibilmente commossa. “Non vedo l’ora che il suo dolore possa smettere di esistere. Fidatevi che vedere mamma spegnersi giorno dopo giorno è il dolore più grande che io abbia mai provato nella vita e penso che non ne proverò mai uno più grande. Mamma non vuole essere intubata. Ognuno dovrebbe essere in grado di decidere quando la propria vita non ha più senso di essere vissuta”. Recentemente, la madre è stata trasferita in un hospice. “Quando l’hanno sistemata, ci hanno fatto uscire dalla stanza e quando siamo rientrati ci ha detto ‘Non mi trattate da stupida’, lasciandoci capire che è ancora presente e che vuole aiutarci nella gestione di questa situazione”, ha aggiunto Ferlito. Carlotta ha poi parlato anche delle difficoltà del padre, che aveva avuto un infarto nell’ottobre 2023 ma che ora è fuori pericolo: “Di recente mio padre ha avuto un infarto, adesso però sta bene”, ha concluso, aggiungendo che il padre si tiene tutto dentro, probabilmente per proteggere i figli.