Qualche settimana fa Katie Jane Hughes, makeup artist di New York con 286.000 seguaci su TikTok, ha postato un video da 750.000 visualizzazioni nel quale si strofinava sulla pelle del viso la parte interna della buccia di una banana. Il risultato? Pori meno dilatati, pelle più morbida e tesa, “effetto Botox naturale”, come lo definiscono lei e altri influencer sulla piattaforma social, prontamente imitati da una schiera di fedeli seguaci. Per quanto la banana abbia proprietà idratanti, lenitive ed emollienti, sembra improbabile che bastino pochi secondi di applicazione della buccia per godere di tutti questi benefici. Il paragone con il botox è poi del tutto azzardato: come può una sostanza spalmata esternamente eguagliare l’effetto più profondo delle punture di botulino, iniettate direttamente sotto la pelle? Ciò detto, andiamo alla scoperta della buccia di banana!
Composti antiossidanti e antinfiammatori
Uno studio pubblicato nel 2022 su Ann Med Surg si è occupato proprio di buccia di banana (di una particolare varietà piuttosto tozza, l’indonesiana kepoc) e dei suoi effetti sull’acne, dimostrati da molte ricerche. “La buccia contiene molti composti bioattivi, in particolare antiossidanti fenolici e non fenolici (acido ascorbico, carotene e cianidina, fondamentali per rimuovere l’infiammazione inibendo le specie reattive all’ossigeno (ROS), proteggendo gli inibitori della proteasi dal danno ossidativo e prevenendo la degradazione dei fibroblasti”. Ebbene sì, tanto nella polpa quanto nella parte interna della buccia si trovano i preziosi antiossidanti, nemici dell’invecchiamento precoce e capaci pure di proteggere i fibroblasti, cellule del tessuto connettivo importanti per il ricambio cellulare. E ancora non basta. “La buccia di banana contiene anche agenti antinfiammatori come la trigonellina, che inibisce gli enzimi batterici [….], e l’acido ferulico, che inibisce la produzione di citochine proinfiammatorie”. Quindi è pure antinfiammatoria e antimicrobica. Ed ecco che la disprezzata buccia, destinata di norma al bidone dell’umido, potrebbe avere una seconda vita… Certo, non basta strofinarsela un po’ sul viso per avere risultati straordinari e immediati, tanto meno paragonabili a quelli del botox. Per effetti più visibili sulla pelle arida, si può ricorrere magari alle tradizionali maschere con polpa di banana mescolata con succo di limone o yogurt. Ma prima di procedere all’operazione di strofinamento del viso (e di consumo della polpa) è bene sapere un’altra cosa importante.
Occhio ai pesticidi!
Anche se moltissimi sono convinti che la spessa buccia della banana sia sufficiente a proteggere l’interno del frutto dai pesticidi, purtroppo non è così. Lo ha svelato l’anno scorso un test condotto dalla rivista Il Salvagente su 20 marchi di banane. La maggior parte (17 su 20) mostrava la presenza di tracce di pesticidi anche all’interno. Certo stiamo parlando di tracce, anche se in alcuni casi di più pesticidi insieme, capaci di innescare il temuto effetto cocktail. Tutto considerato, può non essere una buona idea spalmarsi sul viso la buccia, che potrebbe quindi essere più contaminata da sostanze chimiche. Se siamo alla ricerca di una soluzione naturale, meglio forse puntare su altri ortaggi e frutti: è lungo l’elenco di quelli “puliti” e amici della pelle!
E le zanzare?
Meno preoccupante, ma comunque fastidioso, è il risultato di uno studio statunitense del 2022, condotto su un piccolo numero di volontari: è emerso che chi aveva mangiato banane attirava maggiormente le zanzare rispetto a chi aveva mangiato uva. Insomma, se proprio vogliamo provarci con la buccia, meglio farlo con banane non contaminate da pesticidi, e in inverno!
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