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L’ex kickboxer Andrew Tate a processo per tratta di esseri umani, stupro ed associazione a delinquere. Gli avvocati: “Sentenza ingiusta”

Con le stesse accuse mosse a Tate, sono stati rinviati a giudizio anche il fratello Tristan ed altri due suoi collaboratori

di Andrea Bressan

Andrew Tate verrà processato per tratta di esseri umani, stupro ed associazione a delinquere. Dopo esser stato arrestato in Romania con l’accusa di reati sessuali nel Regno Unito in compagnia del fratello Tristan, l’ex kickboxer Tate dovrà affrontare il procedimento penale. Per gli stessi illeciti che sembrerebbe aver commesso l’influencer con doppia cittadinanza statunitense e britannica, sono stati rinviati a giudizio Tristan ed altri due suoi collaboratori. Tate, ex campione di ISKA, non è un volto nuovo alle autorità: precedentemente incarcerato a Bucarest, al guru della misoginia – ed al fratello, anch’egli incriminato – erano stati concessi i domiciliari, per poi tornare in libertà (limitata). Gli unici divieti imposti ai Tate furono di non poter abbandonare la Romania, di non poter entrare in contatto con testimoni o chi, come loro, era coinvolto nell’indagine e di dover comunicare alle autorità ogni cambio di residenza. Il tutto si è concluso con un nuovo arresto l’11 marzo, dopo che il Regno Unito ha emesso un mandato di cattura internazionale nei confronti dei Tate. Il motivo? I due sono accusati di violenza sessuale in un periodo compreso tra il 2012 ed il 2015.

Incriminati sì, ma erano ancora in attesa della data del processo che doveva esser resa nota venerdì 26 aprile. Nonostante il Regno Unito abbia chiesto l’estradizione di Andrew e Tristan Tate, ricevendo ‘l’ok’ da parte delle autorità rumene, il trasferimento in territorio anglosassone dei due dovrà aspettare. La Corte di Bucarest, infatti, vorrà prima processare i Tate per i reati di stupro, associazione a delinquere e tratta di essere umani, per poi consegnarli alla giustizia britannica, che farà il suo corso per l’altra imputazione che li vede coinvolti.

Se da una parte le accuse mosse nei confronti dei Tate sono pesanti, d’altro canto i due si son sempre considerati estranei alle vicende. “Abbiamo presentato un solido ricorso in quanto riteniamo la sentenza ingiusta“, ha dichiarato Eugen Vidineac, uno dei legali a sostegno dei fratelli. “Ribadiamo la nostra convinzione sulla correttezza delle argomentazioni che abbiamo presentato durante l’udienza preliminare e nei memorandum riguardanti la legalità dell’indagine penale. Anche se non hanno ricevuto la necessaria attenzione nell’udienza preliminare, siamo fiduciosi che il collegio giudicante della Corte d’appello ci sosterrà“, ha detto Loan Gliga, un altro avvocato dei Tate.

Oltre ad essere conosciuto alle autorità penitenziarie, Andrew Tate è una personalità (parzialmente) influente anche sul web. Nonostante nell’agosto 2022 l’imprenditore sia stato bannato da tutti i maggiori social, sono molti i canali secondari di utenti che, in visibilio per le discutibili convinzioni portate avanti da Tate, ripostano molte delle sue citazioni. Oltre a fornire “consigli” su come investire i soldi, su come dovrebbe essere il prototipo corretto di uomo, l’ex kickboxer si lascia spesso andare a dichiarazioni di pessimo gusto sul mondo femminile. “Le donne appartengono agli uomini” e “Tiro fuori il machete, glielo sbatto in faccia e la prendo per il collo. Stai zitta, str***a”, sono solo due delle tante uscite di Tate.

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