Da fischiato a celebrato. È questa la parabola vissuta in questo anno di campionato da Juan Cuadrado, arrivato in estate per rinforzare le fasce laterali dopo otto anni alla Juventus e, di fatto, non ben voluto, ma diventato parte dei festeggiamenti per il ventesimo scudetto dei nerazzurri. Per questo il colombiano non si è sottratto ai cori, e non lo ha fatto neanche davanti a quello che scherniva una sua precedente squadra, scatenando l’ira del suo vecchio tifo.
La stagione 23/24 di Cuadrado è stata martoriata da un fastidio al tendine di Achille che lo ha reso praticamente un fantasma nell’organico nerazzurro. Sono state, per ora, solo sette le presenze in campionato e due quelle in Champions League e in tutto è riuscito a registrare solo due assist. Il fastidio per il suo passato alla Juventus è stato comunque messo a tacere con la vittoria dello scudetto e, soprattutto, con la partecipazione a un coro speciale per i tifosi milanesi. Infatti, nonostante il suo passato in bianconero, Cuadrado non si è tirato indietro quando durante la festa il popolo ha iniziato a intonare il canto “chi non salta bianconero è“, diventando per un attimo il paladino degli interisti.
Con la Juventus il colombiano ha giocato per otto anni, dal 2015 al 2023, e conquistato cinque scudetti, quattro Coppe Italia e due Supercoppe italiane. Dodici trofei in totale in 314 presenze che lo hanno reso una bandiera bianconera. O meglio, lo avevano, perché di fronte alle nuove immagini tanti tifosi della Vecchia Signora hanno cambiato idea, dando voce alla propria ira sui social attraverso messaggi anche pieni di insulti. Il giocatore ha un contratto con l’Inter fino al 30 giugno 2024 e, al momento, non c’è alcuna trattativa per il prolungamento.