Una partita dalle due facce, autoritaria e allo stesso tempo incerta. È quella che Jannik Sinner ha giocato e vinto contro il russo Pavel Kotov, finita con il punteggio di 6-2 7-5. Dopo l’allenamento agonistico contro Lorenzo Sonego, questo successo consente all’azzurro di conquistare gli ottavi di finale del Masters 1000 di Madrid, l’obiettivo minimo che si era dato alla vigilia. Adesso per il numero 2 del mondo ci sarà uno tra Flavio Cobolli e Karen Khachanov.
La partita contro Kotov rappresenta un’altra prova importante per l’azzurro. L’essere riuscito a portare a casa la vittoria nonostante un malessere fisico che sembrava aver pregiudicato il dominio del primo set. Andare oltre le difficoltà con una gestione fisica e tecnica oculata e consapevole, in attesa dell’occasione giusta. Nel caso di Kotov, questa si è manifestata nella più classica delle situazioni, ovvero quando il russo era chiamato a chiudere il secondo set. Un atteggiamento remissivo che è poi continuato anche nei due game successivi, quelli che hanno concluso la sfida.
Un successo sofferto, ma che è stato utile a Sinner per capire i suoi attuali margini dopo i pesanti carichi di lavoro in palestra post Montecarlo. Allenamenti che potrebbero anche essere all’origine del fastidio accusato in questa partita. In attesa di saperne di più sulle sue condizioni, rimane la sensazione che non sia niente di davvero grave. La crescita nel finale di partita e gli incitamenti continui a non mollare dell’allenatore Simone Vagnozzi (“Cerchiamo di vincerla anche così”) sono due segnali in tal senso. E con alle porte gli Internazionali d’Italia a Roma e il Roland Garros sarebbe illogico rischiare se ci fosse il sentore di qualcosa di davvero preoccupante. “Ho avuto un po’ di problemi all’anca nell’ultimo periodo – ha spiegato e tranquillizzato Sinner nel post-gara -. Non è niente di serio, ma a volte avverto il dolore in maniera più intensa. Cercherò di essere la 100 per cento domani”. Il prosieguo della corsa nel torneo madrileno porta con sé altri punti in classifica. Sinner continua a rosicchiare terreno a Novak Djokovic e adesso la distanza è di circa 1.200 punti, con la prospettiva di accorciare a poco più di 1000 in caso di quarti di finale.
La partita – La partenza è oscillata tra l’autoritario e l’incerto. Ai break di Sinner si sono associano i contro-break di Kotov per ben due volte. Un equilibrio calcolato e spezzato nel momento clou del primo set, a metà, per un 6-2 in assolutamente scioltezza. Kotov prova a fare qualcosa di più nel secondo set, e lo sforzo viene ripagato con un break di vantaggio. È il momento più complicato per Sinner, a causa anche di un fastidio al fianco destro che limite i movimenti, soprattutto dal lato del diritto. Eppure, nonostante il dolore, l’azzurro trova il modo di alzare l’asticella nel momento che conta, ovvero quando Kotov serve per portare la sfida al terzo. L’inerzia del controbreak sul 5-4 spinge l’azzurro fino a tre match point consecutivi. Kotov li annulla tutti, ma non può impedire una quarta occasione per Sinner. E questa volta è quella giusta. Il suo diritto viene appena sfiorato dal giovane russo.