Televisione

“Carlo Conti condurrà Sanremo con Pieraccioni e Panariello”: le indiscrezioni sempre più insistenti (con qualche ‘nodo’ da sciogliere)

ll trio toscano alla 'conquista' dell'Ariston?

Che Carlo Conti sarà il prossimo conduttore del Festival di Sanremo edizione 2025 non è una grandissima novità: se ne parla da mesi e arrivati a questo punto sembra impossibile, salvo colpi di scena sempre graditi, vedere sul palco dell’Ariston qualcun altro. Lo (ri)conferma TvBlog e aggiunge che la toscanità prenderà il sopravvento: oltre al conduttore made in Tuscany saranno in scena anche Panariello e Pieraccioni. Il trio è affiatato e non solo per via della recente esperienza a teatro. Pieraccioni, Conti e Panariello sono amici da ben prima del successo di Vernice Fresca (1989 sull’emittente Cinquestelle). Come dire, all’Ariston ci si va tra amici e dopo la coppia delle meraviglie Fiorello-Amadeus si riproverebbe con un trio. Chissà se va.

Pare che l’unico “nodo” da sciogliere sulla conduzione contiana resti la direzione artistica che un pezzo dei vertici Rai vorrebbero separata dalla conduzione. Ma chi accetterebbe mai di fare un Festivàl senza scegliere le canzoni? Non Carlo Conti, viene da dire. Una deminutio inaccettabile rispetto alla posizione di Amadeus. Intanto, il conduttore toscano ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera e ribadisce quanto già detto anche a FQMagazine: “Non so se ho ancora l’orecchio musicale giusto” (sulla possibilità di fare tre edizioni come già accaduto nel 2015-16-17, ndr). Una risposta che, tornando alla direzione artistica, la dice lunga sull’obiettivo.

E alla domanda se la share raggiunta da Amadeus sarebbe per lui motivo di ansia, la ribattuta è netta: “Ma io non potrei mai replicarlo, non arriverei alle 2 di notte (ride, ndr)! Amadeus ha fatto un grande lavoro, ma non si può ragionare sui precedenti, altrimenti dopo Baudo non lo avrebbe dovuto fare più nessuno”. Vero è, e Conti lo sa bene, che l’enorme successo di Amedeo Umberto Rita Sebastiani non è dipeso solo dalla durata e, nonostante l’idea di andare a dormire prima sia allettante, resta da capire se la gara permetterà davvero di chiudere (molto) prima.