Beauty e Benessere

L’acqua di riso è il segreto della skincare giapponese: ecco come fare questo trattamento emolliente e antirughe a costo zero

È l’amido di riso presente nell'acqua di cottura a essere un tesoro a costo zero per la skincare

di Lucia Cuffaro
L’acqua di riso è il segreto della skincare giapponese: ecco come fare questo trattamento emolliente e antirughe a costo zero

Cuoci il riso, ma mentre lo scoli nel lavandino potresti commettere un errore. Stai perdendo inconsapevolmente un prezioso elisir naturale, ricco di sostanze benefiche, per donare alla pelle un aspetto radioso. L’acqua di cottura del riso, senza l’aggiunta del sale, rappresenta infatti uno straordinario rimedio antirughe per il viso: un segreto orientale che affonda le radici nelle tradizioni giapponesi. Sia le donne che gli uomini del Sol Levante sperimentano periodicamente questa pratica di salute e benessere. Il riso è stato ampiamente valutato per la grande quantità di composti bioattivi e per gli effetti virtuosi di questi composti anche sulla pelle umana, come riporta lo studio “Rice water: a traditional ingredient with anti-aging efficacy” condotta dall’Istituto di ricerca per i medicinali della facoltà di Farmacia all’interno dell’Università di Lisbona.

È l’amido di riso presente nell’acqua di cottura a essere un tesoro a costo zero per la skincare: è sempre pronto, infatti, a nutrire e a lenire la pelle grazie alle proprietà emollienti. Ma non è tutto: il riso contiene antiossidanti, come la vitamina E, che agisce sui radicali liberi responsabili dell’invecchiamento precoce della cute. Inoltre, comprende vitamine del gruppo B, che, come noto, favoriscono la salute generale della pelle. Di solito, il riso è poi ben tollerato grazie alla sua scarsa allergenicità. La bellezza di questo trattamento risiede nella sua semplicità disarmante. Basta cuocere il riso in abbondante acqua, senza aggiungere il sale. Una buona proporzione è 400 g di riso da bollire in 1 l d’acqua, cioè una proporzione di circa 2 volte e mezzo il volume del liquido rispetto al peso del cereale. Dopo aver atteso il tempo di cottura, si scola il riso, versandolo in un colino posto su una ciotola di vetro o un altro pentolino. I chicchi di riso possono essere arricchiti con sale e condimenti per preparare un pasto salutare, mentre si lascia raffreddare il liquido di cottura, che va utilizzata a temperatura ambiente.

È sufficiente applicare una piccola quantità di acqua di cottura sulla pelle del viso (compresa anche la zona attorno agli occhi e le labbra) con l’aiuto di una spugnetta o direttamente con le dita, picchiettando dolcemente. Per un tocco extra di relax e benessere, si può accompagnare l’applicazione di questo tonico naturale dall’aspetto lattiginoso con un leggero massaggio circolare fatto con i polpastrelli delle dita. Si lascia agire per almeno 10 minuti e poi si risciacqua con un rinvigorente getto di acqua fresca, godendo dell’immediata sensazione di una cute rigenerata.

Quale riso preferire? Ogni varietà di questo alimento è indicata. Un primo elemento cruciale è però la provenienza. Il riso deve essere coltivato senza pesticidi e prodotto da agricoltura naturale e biologica. Antonio Caprioli, biologo e ricercatore nutrizionista, offre un prezioso consiglio per ottenere risultati ottimali: “Per questa pratica, suggerisco di utilizzare un tipo di riso integrale, per la maggior presenza di sali minerali, di vitamine del gruppo B e di tocoferolo, ossia la vitamina E, in modo da conferire alla pelle un trattamento ancor più benefico”. Il volto sarà più elastico e tonico e la pelle più luminosa già dalla prima applicazione. Questo tonico aiuta anche a opacizzare e a detergere la pelle. Un rimedio semplice ed economico per una bellezza che brilla dall’interno. Se ci si ritrova poi con un surplus di acqua di cottura, nessun problema. Si può conservare in frigorifero per 4-5 giorni. Praticamente il recupero di un recupero, per uno stile di vita sempre più ecologico, salutare e attento alla riduzione degli sprechi.

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