Oltre le incertezze, i pensieri di ritiro e i fastidi all’anca. Jannik Sinner continua la sua avventura nel Masters 1000 di Madrid e conquista i quarti di finale superando il russo Karen Khachanov (numero 17 del mondo) con il punteggio di 5-7 6-3 6-3. Una vittoria in rimonta che regala al numero 2 del mondo uno tra Casper Ruud e Felix Auger-Aliassime. È stato un match intenso, combattuto, spigoloso, uno di quelli necessari a testare la condizione tecnica e fisica del momento. Dopo i fastidi all’anca destra arrivati contro Pavel Kotov, una partita utile per avere risposte un po’ più probanti rispetto a quelle avute nei primi due turni. Sinner non ha risolto i suoi acciacchi, ma ha dato la dimostrazione di saperli gestire, controllare, superare, in modo da non farli diventare più pesanti. Insomma, ha confermato come questi non siano “niente di grave”, come li aveva definiti dopo il match contro Kotov.
Una vittoria di personalità che dirada le nubi che si era addensate attorno all’azzurro nelle ultime 24 ore. Khachanov è un giocatore di grande qualità ed esperienza, gioca bene sul rosso (ha raggiunto i quarti di finale al Roland Garros in due occasioni, nel 2019 e 2023) e ha al suo attivo anche due semifinali Slam. Non è quindi un avversario banale da affrontare, e se non si è a un livello accettabile dal punto di vista fisico (prima che di tennis) non lo si supera in rimonta. Per altro con una prestazione in crescendo sotto tutti i punti di vista. E ora Sinner avrà dalla sua anche un giorno in più per riposare e recuperare. Dopo Indian Wells, Miami e Montecarlo, ecco dunque Madrid. Quattro quarti di finale nei primi quattro Masters 1000 della stagione. Un filotto che non veniva realizzato dal 2016 con Milos Raonic. Non certo un traguardo prestigioso, ma che comunque non si verifica spesso, e mette ancora più in evidenza tutta la costanza di rendimento raggiunta dall’azzurro. Altri 180 punti in cascina che avvicinano ancora di più Sinner alla vetta della classifica. Ora la distanza da Novak Djokovic è di circa 1100 punti.
La partita – L’attenzione nei primi punti è massima. Tutti gli occhi sono rivolti verso la gamba destra dell’azzurro, nell’intento di capire quanto il problema accusato contro Kotov sia rientrato o meno. Le sensazioni sono buone, ma queste non evitano tre palle break per Khachanov. Sinner le annulla tutte senza affanni. Scongiurato il pericolo, l’azzurro prova ad alzare il livello, scrollandosi di dosso le incertezze fisiche. L’unica titubanza che permane riguarda la scivolata dal lato destro. L’equilibrio si spezza sul 5-5 per un cattivo rimbalzo, e ad approfittarne è Khachanov. Il russo così chiude agevolmente il primo set. La reazione di Sinner arriva immediata. Si crea subito due occasioni, basta la prima. Il rovescio di Khachanov si ferma in rete. Il cambio d’inerzia è evidente, anche se la mano continua a toccare di tanto in tanto il fianco destro. Pericoli però non ce ne sono nei turni di servizio dell’azzurro, e così l’altoatesino spinge la partita al terzo grazie a una risposta steccata del russo. A questo punto Khachanov torna a spingere, costruendosi due chance sul 1-0 e sul 2-1. Annullate entrambe: ace e prima di servizio. Il contraccolpo si manifesta inevitabile nella testa del russo, e così alla prima occasione Sinner piazza il break con un comodo diritto. È il momento che spezza definitivamente la partita, conclusa poi con un passante lungolinea di grande precisione.