“Non è escluso che Tik Tok sia bandito perché la Commissione è stata la prima istituzione a vietarlo nei cellulari dei nostri funzionari, conosciamo la sua pericolosità” ha affermato la presidente della Commissione Ue uscente e Spitzenkdanidat del Ppe Ursula von der Leyen nel corso del dibattito di Maastricht del 29 aprile per le Europee, rispondendo a chi gli chiede se l’Ue possa imitare gli Usa, dove è stata approvata una legge che prevede la messa al bando della piattaforma se non si separerà dalla società madre ByteDance. Von der Leyen stessa, hanno spiegato dallo staff che seguirà la sua campagna, farà ampio uso dei canali social ma non si affiderà a Tik tok “per motivi di sicurezza“.
Del resto tra l’Ue e la piattaforma di video sharing cinese ci sono da tempo tensioni e Bruxelles ha aperto un’indagine sulla protezione dei minori da parte del canale social. La Commissione, come ricordato dalla presidente, nei mesi scorsi ha anche cancellato l’app dai cellulari dei propri funzionari.
“Sono timori infondati e basati su convinzioni fondamentalmente errate. TikTok è già pronta a investire 12 mld di euro nel prossimo decennio nel Progetto Clover, un’iniziativa all’avanguardia nel settore per rafforzare ulteriormente la sicurezza dei dati. Il nostro primo data center irlandese è attivo, esperti leader nella cybersecurity come Ncc Group sono stati nominati provider indipendenti per la sicurezza e hanno iniziato il loro lavoro per fornire controlli e verifiche autonomi” ha sottolineato un portavoce del social incriminato, reagendo alle parole della presidente.