La Ferrari si presenta al Gran Premio di Miami con l’obiettivo di piazzarsi di nuovo sul podio, sfuggito per la prima volta nel corso di questa stagione in Cina. E lo fa con un colore diverso dal consueto rosso. Infatti, le monoposto della scuderia di Maranello sfoggeranno una livrea con due tinte diverse di azzurro, l’Azzurro La Plata e l’Azzurro Dino per rendere omaggio alla sua storia e alla sua tradizione. Il restyling è stato reso noto alla vigilia del weekend del 3-5 maggio, in cui si corre il Gran premio in Florida.

L’Azzurro La Plata, che apparteneva anche alle auto delle squadre argentine, sarà utilizzato per riportare in vita una leggenda dell’automobilismo degli anni ’50: Alberto Ascari. Il pilota che ha vinto due Mondiali, nel 1952 e nel 1953, proprio con la Ferrari, era solito indossare una maglia azzurra con un casco coordinato. I suoi portafortuna avevano la sfumatura di azzurro, appunto La Plata, che colorerà la livrea della Rossa di Maranello al Gp di Miami. L’altro colore che sarà portato sulla pista di Miami è l’Azzurro Dino, un blu più carico in grado di folgorare in particolare Arturo Merzario e Clay Regazzoni, l’ultimo a indossarlo nel 1974. Da quel momento in poi, le tute hanno lasciato il posto al rosso.

L’azzurro è quindi un colore parte della tradizione, ma è anche una citazione storica del legame fra Ferrari e il mondo racing statunitense nell’anno del 70esimo anniversario della presenza del marchio oltreoceano. La connessione tra i due mondi risale alla metà degli anni ’60, quando la Ferrari si vestì del tipico bianco-blu della bandiera a stelle e strisce statunitense nelle ultime due gare della stagione di F1 1964. Non è un caso quindi che la scuderia italiana abbia celebrato il passato già l’anno scorso con una livrea particolare a Las Vegas. Il marketing va avanti a gonfie vele e, in un palcoscenico importante a livello economico e di immagine come Miami, la scuderia di Maranello ha deciso di replicare.

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