Ancora un altro Primo maggio di scontri e proteste a Istanbul, dove la polizia è intervenuta con gas lacrimogeni contro alcuni manifestanti che hanno tentato di forzare una barriera formata dagli agenti per impedire ai dimostranti di marciare verso la centrale piazza Taksim, vietata per le celebrazioni della festa dei lavoratori. Lo riferiscono vari media turchi, pubblicando video dove si vedono gli attivisti scontrarsi con gli agenti. Dopo le tensioni, i principali gruppi sindacali hanno deciso di non marciare verso piazza Taksim. Oltre 160 persone sono state fermate dalla polizia dopo avere tentato di raggiungere la centrare piazza nonostante i divieti.

Il centro della città, e anche altri quartieri, sono oggi completamente transennati dalle forze dell’ordine, che permettono ai passanti di camminare, mentre la maggior parte dei negozi sono chiusi, le auto non passano, i mezzi del trasporto pubblico non sostano nelle zone centrali di Istanbul e sono presenti per le strade molti mezzi blindati della polizia. Secondo quanto riportato da media turchi e organizzazioni sindacali, i fermati sono stati portati in caserma per accertamenti mentre sono circa 42mila gli agenti schierati nelle strade. II segretario generale del maggior partito di opposizione Chp, Ozgur Ozel, e Ekrem Imamoglu, il sindaco di Istanbul recentemente rieletto con lo stesso partito, hanno contestato la decisione di chiudere piazza Taksim alle celebrazioni e si sono radunati assieme ai manifestanti presso la sede del Comune, nel quartiere di Sarachane, ma la polizia non ha permesso loro di marciare verso le zone vietate alle manifestazioni.

Ieri, il presidente turco Recep Tayyip Erdogan aveva contestato i partiti di opposizione per avere chiesto di potere celebrare la Festa dei lavoratori in piazza Taksim, affermando che “organizzazioni terroristiche vogliono trasformare il Primo Maggio in uno strumento di propaganda con i loro appelli” e che “è chiaro che insistere per tenere un raduno in una zona diversa da quelle permesse non mostra buona intenzioni”. Il governo ha da tempo dichiarato la piazza centrale vietata per raduni e manifestazioni per ragioni di sicurezza. Ma nella capitale turca il Primo maggio è da anni giornata di proteste alle quali Erdogan ha sempre risposto con un massiccio impiego della forza. Anche l’anno scorso, la chiusura di alcune aree come della piazza aveva innescato scontri e arresti.

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