Televisione

Amadeus su Instagram: “Chi mente a se stesso non distingue la verità”. L’ex manager Lucio Presta replica: “Nella vita bisogna fare i fatti non le parole”

In attesa di vedere che cos’accadrà, va messa agli atti la controreplica di Lucio Presta ad Amadeus, arrivata stamattina via X: “Nella vita bisogna fare i fatti non le parole”

di F. Q.
Amadeus su Instagram: “Chi mente a se stesso non distingue la verità”. L’ex manager Lucio Presta replica: “Nella vita bisogna fare i fatti non le parole”

Una cosa ormai è certa: la resa dei conti tra Amadeus e Lucio Presta rischia di avere un lunghissimo strascico anche via social. L’intervista al vetriolo rilasciata dal manager a Il Giornale ha innescato un “effetto valanga” di cui già si vedono i primi effetti, a cominciare da un inaspettato commento del suo ex assistito. Se infatti per diversi giorni Amadeus aveva scelto il profilo bassissimo e il silenzio assoluto, a sorpresa questa mattina ha postato una Storie su Instagram che ha subito fatto rumore oltre ad innescare la controreplica del temutissimo agente tv.

Chi mente a se stesso e presta ascolto alle proprie menzogne, arriva al punto che più nulla di vero riesce a distinguere né in se né intorno a se, e quindi finisce a non stimare né se stesso né gli altri”, ha scritto Amadeus, citando una frase di Fëdor Dostoevskij. E non sono sfuggiti ai ferocissimi commentatori social due dettagli. La scelta di utilizzare come canzone di accompagnamento alla Storie la colonna sonora di Pinocchio e quel “presta”, che sa di frecciatina shock (per dirla alla D’Urso) contro il suo manager.

Il quale nell’intervista di qualche giorno fa aveva accusato apertis verbis Amadeus di essere stato un irriconoscente e citando Giulio Andreotti aveva detto: “Aveva ragione. La gratitudine è il sentimento della vigilia e la sindrome rancorosa del beneficiato è una sindrome ascrivibile ai nostri giorni ed anche ai grandi personaggi”. E poi aveva sfoderato accuse molto pesanti, come la pretesa che gli venisse pagato dalla società “la direzione artistica e che gli fossero riconosciuti il 100 per cento dei diritti della titolarità del format”.

Poi, ha aggiunto ancora Presta, il figlio Niccolò (che gestisce l’agenzia Arcobaleno Tre), “cedette alle sue insistenze” e gli riconobbe “90mila euro, oltre quelli versati negli anni precedenti e anch’essi non dovuti. Denaro che Ama ha fatturato regolarmente con la dicitura ‘direzione artistica’, contravvenendo così alla circolare della Vigilanza Rai”. Rivelazioni che hanno provocato reazioni politiche e non solo, visto che il Codacons ha annunciato un esposto alla Vigilanza Rai e all’Anac chiedendo che “si verifichino eventuali violazioni nell’esclusivo interesse degli utenti Rai”. In attesa di vedere che cos’accadrà, va messa agli atti la controreplica di Lucio Presta ad Amadeus, arrivata stamattina via X: “Nella vita bisogna fare i fatti non le parole”. Criptico, ma non troppo.

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