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Cinque scheletri umani senza mani né piedi ritrovati nella casa del gerarca nazista Goering: “La tana del lupo”

Secondo quanto riportato dal settimanale tedesco Der Spiegel, i resti umani appartengono a tre adulti, un adolescente e un neonato

Un team di ricercatori tedesco-polacco ha fatto una scoperta agghiacciante durante gli scavi nell’ex quartier generale nazista di Wolfsschanze, noto anche come “Tana del Lupo“, situato nel nord-est della Polonia. Tra le rovine di una casa appartenuta un tempo al famigerato gerarca nazista Hermann Goering, sono stati rinvenuti gli scheletri di cinque persone, privi di mani e piedi.

Secondo quanto riportato dal settimanale tedesco Der Spiegel, i resti umani appartengono a tre adulti, un adolescente e un neonato. La macabra scoperta suggerisce che potrebbe trattarsi di una famiglia sepolta nel retro della casa di Goering. Al momento non è ancora chiaro come le vittime siano morte o quando siano state sepolte. Alcune ipotesi avanzate dai media tedeschi includono la possibilità che i corpi siano stati sepolti durante la costruzione della casa, forse all’insaputa di Goering, oppure che siano stati portati alla Tana del Lupo dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale.

Un ulteriore mistero avvolge il ritrovamento: l’assenza di mani e piedi dai resti scheletrici. Le autorità polacche stanno indagando per determinare se gli arti si siano decomposti naturalmente o se siano stati amputati intenzionalmente. La procura polacca ha avviato un’indagine per accertare se vi sia un collegamento tra i resti umani e le atrocità commesse dai nazisti nella zona durante la Seconda Guerra Mondiale. L’obiettivo è di fare luce sulla vicenda e sulle circostanze che hanno portato alla morte di queste persone.

Il macabro ritrovamento riporta alla luce gli orrori del nazismo e la brutalità del regime di Goering e costituisce un monito a non dimenticare le atrocità commesse durante il regime nazifascista. Gli scavi nella Tana del Lupo continueranno nelle prossime settimane e nei mesi, con l’obiettivo di scoprire ulteriori informazioni sulla storia del luogo e sulle persone che vi hanno vissuto. I ricercatori sperano di fare luce sul mistero dei cinque scheletri e di contribuire a ricostruire un tassello importante della storia della Seconda Guerra Mondiale.