Il cantautore ha presentato il nuovo brano al Circo Massimo e ha fatto più appelli
In molti si aspettavano invettive oppure qualche frase choc eppure Morgan è riuscito a ribaltare tutti i pronostici, esponendo sul palco del Concertone del Primo Maggio concetti condivisibili. Anzitutto il cantautore ha presentato il nuovo brano dal titolo inequivocabile “Rutti”. Un brano-denuncia contro quelli che “pubblicano i rutti”, una critica feroce alla qualità della musica che va per la maggiore nelle classifica di questi anni. “È un’invettiva a favore del popolo e della musica, la discografia – ha detto Morgan – lo ha capito e verrà pubblicato da una Major, la Warner, dopo 17 anni. Mi hanno cercato loro, sono degli stalker“.
Durante la diretta dal Circo Massimo Morgan ha letto sul palco l’elogio alla musica italiana amata in tutto il mondo (”allegro e adagio sono due parole italiane ma si usano in tutto il mondò”) e un appello perché la politica aumenti la sua considerazione della musica. “Oggi è un giorno di festa – ha affermato – perché i lavoratori festeggiano ed io voglio ringraziare tutte le persone che stanno lavorando a questo spettacolo. Sono persone che hanno studiato che non hanno nessun tipo di tutela legale in questo paese. Perché gli artisti non sono per niente considerati, non vengono rispettati dalla politica. Dalla politica no ma dal popolo sì perché restare senza musica è fare una vita peggiore. Questa è la vostra festa, perché voi avete lavorato e volete lo spettacolo. Noi facciamo un applauso e diciamo ai signori politici che noi italiani siamo inventori della musica in tutto il mondo e lasciare gli artisti privi di tutela legale nelle mani del becero mercato squalo non è degno dell’Itala che deve essere“.
Poi ha intonato “Altrove” e un duetto con Noemi sul finale, ma l’esibizione viene sfumata sul finale per lasciare la linea al Tg 3. Così Morgan ha commentato il “taglio” televisivo: “È stato bellissimo, molto rock, è entrato anche il tg e l’ho trovata una cosa molto d’avanguardia. È stato perfetto, come avevamo pensato, sennò avrei dovuto l tagliare la canzone e ho preferito andare avanti per la piazza”
Nel backstage c’è chi ha chiesto di un suo possibile ritorno a X Factor, dopo le accese polemiche dello scorso anno, Morgan ha risposto: “Sì, torno ma per distruggere tutto con una bomba atomica“. Mentre sul Festival di Sanremo 2025 ha specificato: “Lì porterei solo una bomba musicale, perché c’è bisogno di far detonare l’energia musicale. In Italia ce n’è molta, ma è sedata. Dobbiamo portare su quel palco la vera musica e non soltanto l’economia. La musica vive di tante cose non solo di successo e di denaro. I soldi sono uno degli elementi della vita, ma questo mondo invece ne è ossessionato”.
Poi il discorso si è spostato sull’attualità e sul lavoro dell’artista: “Non c’è solo la possibilità di trasformare il sogno in una vera professione che rende l’essere umano più felice ma dà anche frutti economici, il lavoro della musica in Italia rende. È l’ottavo mercato del mondo. Sai chi non se ne rende ancora conto di questo, I politici. Per loro gli artisti non hanno bisogno di leggi e di tutele. Gli artisti vengono sottopagati, diffamati, mobbizzati, trattati male. Gli altri stati se ne sono accorti, gli Stati Uniti gli artisti li proteggono e li rispettano, c’è una intelligence che si occupa della loro tutela”.