Maria Stefania Di Michele denuncia l'ondata di sessismo e misoginia dopo la sua analisi in tv a Telesveva
“Da Telesveva alla cucina è un attimo”, “questa può solo lavare i piatti”. Sono solo alcuni dei commenti sessisti e misogini rivolti alla giornalista Maria Stefania Di Michele solo per aver svolto il suo lavoro ed espresso la sua opinione in diretta televisiva sul momento del Bari, squadra di calcio momentaneamente in lotta per la salvezza in Serie B. A raccoglierli e a mostrarli al pubblico è stata proprio Di Michele che sul suo profilo Facebook ha scritto in un post: “Questi uomini che commentano in questo modo mi fanno solo tanta tenerezza. Mi auguro cresciate le vostre figlie meglio di come siete voi”.
La squadra di De Laurentiis non sta passando un bel momento. A due giornate dalla fine del campionato il Bari si trova in fondo alla classifica ed è reduce da due pareggi e tre sconfitte nelle ultime cinque partite. Il rischio di retrocessione è concreto. Di Michele quindi, nel corso di una trasmissione dell’emittente televisiva pugliese Telesveva, ha analizzato il momento del Bari sostenendo come tutta l’orbita biancorossa, dalla stampa fino alla società e alla tifoseria, abbia responsabilità per l’andamento negativo. È a questo punto che sulle piattaforme social si è scatenato il vortice di insulti e commenti sessisti rivolto alla giornalista: “Torna nelle fogne e non lucrare sulla nostra passione”, “Mi chiedo perché non l’abbiano zittita“, “Questa dovrebbe tornare a parlare di capelli lunghi e parrucchieri“. Il conto dei commenti aberranti non finisce qui.
A difesa e supporto della giornalista Di Michele si è schierata anche Telesveva stessa, che sempre su Facebook ha pubblicato un messaggio per denunciare la vergognosa ondata di offese misogine ricevute dalla giornalista: “È ovvio che ogni parere può essere discutibile, ma non c’è alcun tipo di contestazione di merito nelle parole che le sono state rivolte. L’invito che rivolgiamo a questi ‘gran signori’ è di impegnarsi ad amare di più la propria città cominciando dalle donne che la compongono tra cui probabilmente ci sono le loro stesse madri o figlie. Cara Stefania, tutta la famiglia di Telesveva ti esprime solidarietà e invita a proseguire il lavoro con la fierezza che solo chi è preparato e competente può esibire”.