Un lancio incessante di petardi, fumogeni, uova, arance e anche qualche bottiglia di vetro, contro polizia e carabinieri schierati a difesa dell’ingresso del teatro. È stato accolto così il leader della Lega Matteo Salvini a Livorno per presentare il suo libro all’interno del Teatro 4 Mori della città toscana. I manifestanti, circa 300 anni, hanno fatto scoppiare anche una bomba carta.

Il teatro – da oltre 500 posti – era gremito di persone. All’esterno, mentre fuori pioveva, si sono sentiti slogan come ‘Livorno Antifascista’ e ‘Siamo tutti antifascisti’. Sventolate bandiere rosse e anche bandiere della Palestina. Tra i manifestanti ci sono portuali e studenti. “Salvini attento, a Livorno ancora fischia il vento”, si leggeva sullo striscione esposto da Azione Livorno Antifascista poco prima che iniziasse il lancio.

“Livorno è una città antirazzista e antifascista e noi siamo qui in piazza a manifestare le nostre idee che sono contrarie a quelle del ministro Salvini”, aveva detto Luca Ribechini, dell’associazione Livorno Porto Pulito. “Siamo qui perché un ministro non viene a Livorno in qualità di ministro, ma a provocare a fare propaganda in una struttura, il teatro 4 Mori che per noi non ha nulla a che vedere con le idee politiche di Salvini”, spiegava Massimo Mazza, rsu Alp e coordinamento nazionale porti Usb. “Nessuno vuole impedire a nessuno di parlare – aveva aggiunto – e non crediamo che un ministro abbia difficoltà di parlare tra organi di stampa e tv, a noi non ci sembra condivisibile la sede in cui parla”.

“Livorno è una città aperta, curiosa, solidale. Questi che lanciano uova contro la polizia e minacciano, non sono Livorno così come quelli oggi a Napoli attaccavano la polizia e contestavano Vannacci”, “mi dispiace che nel 2024 ci siano i veri fascisti rimasti. I fascisti rossi sono gli ultimi fascisti rimasti che vorrebbero impedire a qualcuno di presentare un libro, di parlare qui di Livorno, di Europa – ha detto il leader della Lega Matteo Salvini – La Lega è per la libertà, per il pensiero di parola. La Lega è per cambiare l’Europa – ha anche detto -. Non voglio che i miei figli crescano in Europa con auto elettriche cinesi ed estremisti islamici in ogni dove. Da ministro sto investendo in opere pubbliche in Toscana e su Livorno, al porto. Ringrazio invece la stragrande comunità livornese che, a prescindere dal voto, è curiosa, attenta e pacifica”.

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