Alessandro Cecchi Paone, candidato alle prossime elezioni europee per gli Stati Uniti d’Europa, ha chiarito alcune curiosità sulla sua candidatura e sui possibili “conflitti” con la sua vita privata durante un’intervista a Rai Radio1. “Perché sulla scheda ho chiesto di poter scrivere anche ‘detto Pavone’? Perché molti pensano che io sia imparentato con Rita Pavone, nulla di male ma non è vero. E dato che molti avrebbero scritto Pavone, in questo caso non ci saranno problemi”, ha spiegato ai microfoni di Un Giorno da Pecora.
E quando il conduttore Giorgio Lauro gli chiede. “Lei sarà candidato nella stessa circoscrizione di Roberto Vannacci. Pensa di prendere più voti del generale?”, Paone risponde prontamente: “Non voglio parlare di persone intollerabili. Non l’ho mai citato, non ne ho mai parlato e mai lo farò”. Come mai poi non è andata più in porto la candidatura di Francesca Pascale? “Anche quella era un’idea di Renzi, in questo periodo poi si è un po’ allontanata da questa idea e alla fine ha scelto di non candidarsi”. Infine, non poteva mancare una domanda su suo marito, interno al partito di Forza Italia: “Sì, è nello staff della campagna elettorale voluto da Tajani”. Quindi non voterà per lei? “Non può, sta lavorando perché nel centro vada bene FI. Lui poi – conclude Cecchi Paone a Un Giorno da Pecora – vota nel collegio centrale dove segue una candidata di Tajani, non ci sono rischi di conflitto“.